BRINDISI – I Carabinieri forestali della Stazione di Brindisi hanno individuato e posto sotto sequestro penale preventivo un’ area, della superficie di circa 1000 mq., porzione di un piazzale a servizio di un capannone aziendale non più attivo, nella zona industriale del capoluogo.
All’interno del perimetro aziendale vi erano depositati rifiuti di diverse tipologie, anche pericolosi, come lastre di amianto, oltre a plastica, vetro, residui di infissi il legno e metallo, sfalci di potature, vernici e solventi, rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, pneumatici fuori uso.
Gli scarichi di rifiuti avvenivano, evidentemente, da diverso tempo, a più riprese e da parte di soggetti diversi e per il momento ignoti, presumibilmente dai dintorni, dopo che era stato asportato il cancello di accesso all’ azienda, non più operante.
Oltre a sigillare la superficie, i Carabinieri forestali hanno deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi il rappresentante legale dell’ impresa proprietaria dell’ immobile, G.L. di anni 68, per aver omesso di vigilare sulla conservazione dello stato originario dei luoghi (cosiddetta “culpa in vigilando”), ascrivendo allo stesso soggetto il reato di cui all’ art. 256, comma 3, del Testo Unico Ambientale (Decreto legislativo 152 del 2006), per realizzazione di discarica abusiva.
I Militari, anche a seguito di quest’ ultima operazione, stanno continuando un’intensa azione investigativa per l’ individuazione di altri responsabili dello stato di degrado in cui versano talune aree dismesse del comprensorio industriale brindisino.