BRINDISI – Ha per titolo #PiùShakespearePerTutti lo spettacolo in arrivo al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi lunedì 3 febbraio (sipario ore 20.30), con protagonisti Antonio Stornaiolo e Vito Signorile. Per lo spettacolo è disponibile solo in biglietteria la promozione “Promo Globe”, che permette l’acquisto del biglietto, per i posti rimasti nel secondo settore di platea, al prezzo speciale di 10 euro. Info 0831 562 554.
Il più grande e prolifico autore di storie per il teatro, il Bardo dell’Avon, si riaffaccia così nella stagione del politeama brindisino e lo fa in una maniera insolita, affidando la rilettura delle sue opere alla interpretazione del pubblico in sala.
#PiùShakespearePerTutti è al tempo stesso una lezione e una scherzosa conversazione ideata e condotta dall’attore e presentatore Antonio Stornaiolo con la partecipazione di Vito Signorile. Uno spettacolo leggero ma mai superficiale che, con ironia ed uso di linguaggi giovanili e multimediali, racconta la figura del maggior drammaturgo occidentale. La caratteristica principale dell’azione teatrale si basa sul coinvolgimento degli spettatori che sin dall’inizio e incessantemente vengono invitati ad esprimere giudizi, prendere parte alla storia, rispondere a test sul tema, inviare tweet su quanto sta accadendo “qui ed ora” nel luogo deputato alla rappresentazione. Dunque, un gioco teatrale, come nella miglior tradizione dell’improvvisazione scenica, che prende origine proprio dal teatro elisabettiano.
Chi era Shakespeare? Qual è il segreto della sua fortuna? Perché ancora oggi, ai tempi di Facebook e degli smartphone, le sue opere sono ancora così attuali? Qual è la differenza tra tragedia e commedia? Perché l’amore e l’odio sono così necessari alla narrazione? Queste alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposta. Proponendo, nel contempo, giuste riflessioni sulla sua poetica, sulla coltivazione dei talenti e dei saperi, sulla necessità della parola per comunicare emozioni forti ed intense.
Lo spettacolo rappresenta un esempio di come si può divulgare l’opera di una delle figure centrali della cultura mondiale senza ripassare i suoi testi, senza celebrare la sua poetica e la sua scrittura ma ricostruendone il contesto storico e culturale nel quale le opere trovano l’esatta dimensione. Seguendo questa pratica immersiva, corredata della giusta dose di ironia, la prima parte dello spettacolo introduce il pubblico nello scenario del tempo di Shakespeare: sullo sfondo il Globe Theatre, il primo teatro dell’epoca elisabettiana che fu sede dal 1599 al 1644 della compagnia di cui il Bardo era socio e maggiore drammaturgo. Al centro le storie di ieri e di oggi, quelle che Stornaiolo evoca richiamando le opere del massimo autore del teatro moderno e incalzando il pubblico con domande e spunti di riflessione. Con leggerezza lo spettacolo regala un viaggio nei costumi dell’epoca e in quelli di oggi, distanze sociali, culturali e linguistiche che si azzerano in un attimo riconsiderando in modo originale l’universo shakespeariano, i suoi personaggi, le avventure, gli amori, le vendette, gli inganni, i sogni e la fantasia. Frammenti di un immaginario che attraversa il tempo e arriva ai giorni nostri carico di quella comicità che il teatro è sempre in grado di restituire.
E mentre Stornaiolo naviga nel mare delle epoche, in un succedersi sorprendente, Vito Signorile interpreta alcuni personaggi del repertorio shakespeariano mescolando poesia e umorismo e costruendo finali che rivelano una disarmante e spesso imbarazzante attualità: lo spettacolo vive di confronti con personaggi che popolano il teatro di Shakespeare e ciò che veramente affascina è l’incessante coinvolgimento del pubblico, che prova a ricostruire frasi, messaggi, stralci di opere scritte secoli fa vivendo da protagonista la narrazione dell’autore inglese.
#PiùShakespearePerTutti tratteggia la figura di un intellettuale con cui la storia non ha mai chiuso i conti custodendo sul palcoscenico i suoi personaggi immortali: attorno a queste figure iconiche, lo spettacolo fa luce sulle abitudini dell’epoca, come ad esempio l’usanza che alle donne non fosse permesso recitare e che i ruoli femminili fossero interpretati da uomini o che gli attori non meritassero la sepoltura all’interno dei cimiteri. Si cercherà anche di affrontare temi più importanti legati alla diversità, all’accoglienza e alla capacità di condividere luoghi e territori.
Si comincia alle ore 20.30
Durata: un’ora e 15 minuti senza intervallo