San Pietro, la maggioranza a sostegno del Sindaco: ”Evitare il rischio che venga eletta nuovamente una amministrazione in cui la criminalità tenti di infiltrarsi”

SAN PIETRO – Il gruppo consiliare di maggioranza Uniti per Rizzo Sindaco interviene dopo l’ennesima richiesta di dimissioni inoltrata dalle opposizioni, a margine della richiesta di rinvio a giudizio avanzate dai PM, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Oversight”.
Secondo la maggioranza in soli 18 mesi si è posto rimedio a “tre anni di mancata ordinaria amministrazione e conseguito ulteriore 90% di risultati”
“E’ fisiologico che le opposizioni cavalchino il procedimento penale in cui risultano coinvolti componenti della attuale amministrazione. Il Tribunale del riesame ha sentenziato, con pronuncia non impugnata, che l’atto con cui il sindaco Rizzo e gli altri indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari è stato illegittimo: mancavano i presupposti per disporlo. Non lo ha scritto la parte politica, ma Giudici, nei quali si ripone fiducia” commentano i consiglieri di maggioranza, secondo i quali anche in passato, altre vicende giudiziarie hanno interessato amministratori pubblici, come ad esempio Totò Mariano accusato di abuso d’ufficio per le vicende del Palazzetto dello Sport, senza che lo stesso abbia avvertito la necessità di dare le dimissioni.
Per la maggioranza il dato politico rilevante riguarda “i reati di corruzione ed altri altrettanto gravi oggetto di contestazione al Sindaco Renna, eletto e sostenuto da chi siede oggi tra i banchi della opposizione (ad eccezione del movimento 5 stelle e forse dai tansfughi della maggioranza) e commessi, secondo i P.M., in periodi in cui il marito dell’Avv. Cursi, il consigliere Solazzo ed il consigliere Carella hanno amministrato, da persone che hanno partecipato attivamente alla elezione di Cursi a consigliere comunale di opposizione”.
Gli stessi intendono ribadire dunque il pieno sostegno ai tre indagati della maggioranza coinvolti, (il Sindaco Pasquale Rizzo, il vice Sindaco Giuliana Giannone e il consigliere Michele Lariccia) “non solo per i risultati raggiunti, ma anche per evitare il rischio che venga eletta nuovamente una amministrazione in cui la criminalità tenti di infiltrarsi”.

Luigi Epifani