Home Economia e lavoro Prenotazioni online per Capodanno, Brindisi cenerentola in Puglia ma Argentieri chiarisce: “Brindisi non riconoscibile come meta, ma quei dati non sono sempre corretti”
Prenotazioni online per Capodanno, Brindisi cenerentola in Puglia ma Argentieri chiarisce: “Brindisi non riconoscibile come meta, ma quei dati non sono sempre corretti”
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Prenotazioni online per Capodanno, Brindisi cenerentola in Puglia ma Argentieri chiarisce: “Brindisi non riconoscibile come meta, ma quei dati non sono sempre corretti”

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BRINDISI – Il Sindaco di Bari Antonio De Caro ha annunciato che, effettuando una ricerca su uno dei siti online più utilizzati, le prenotazioni di posti letto per la notte di Capodanno raggiunge per Bari il 97% delle camere disponibili.

Anche per la gettonata Lecce la percentuale si attesta alla lusinghiera soglia del 94%, mentre per gli altri capoluoghi di provincia pugliesi risultano un 85% per Andria, 84% per Barletta e Trani, 68% per Foggia, 66% per Taranto e 63% per Brindisi. In provincia di Brindisi, invece, si passa dal 96% di Ostuni, al 93% di Carovigno, al 91% di Cisternino, fino al 71% di Mesagne.

Il capoluogo messapico, dunque, sarebbe relegato all’ultimo posto in Puglia, il che rappresenterebbe un’aggravante se si considera che, come emerso in un recente incontro tenutosi a Palazzo Guerrieri, Brindisi città sconta un problema rilevante in termini di quantità di posti letto a disposizione, risultando ultima in questa voce tra i capoluoghi di provincia pugliesi. Insomma, sembrerebbe che Brindisi abbia meno posti letto di tutti e che, nonostante ciò, la percentuale di prenotazioni per Capodanno sia la più bassa tra i capoluoghi di provincia pugliesi.

Il presidente di Federlalberghi Brindisi, Pierangelo Argentieri, pur confermando i problemi di appetibilità attualmente attraversati dalla città, sottolinea comunque la relativa attendibilità delle percentuali riportate sui siti online: “Dico da tempo che Brindisi non è riconoscibile: ne consegue che non viene percepita come destinazione turistica, pertanto le prenotazioni nei classici periodi vacanzieri scarseggiano.
Nella nostra città, e meno in provincia, gli hotels lavorano – e di conseguenza si riempiono – con la clientela business.
Sul tema della promozione della città bisogna lavorare tutti insieme, pubblico e privato. Sarebbe interessante organizzare un incontro, anche alla luce dell’introduzione della tassa di soggiorno e capire come sono stati spesi i soldi raccolti rispetto al tema della promozione.
Detto questo, attenti però ai portali di prenotazione, alle Ota che comunicano dati non corretti per usare al massimo il principio di scarsità e convincere il navigatore turista ad affrettarsi nel prenotare prima che le camere finiscano…
Le camere in questione sono limitate all’allotment e di solito il numero delle stesse è inferiore rispetto alla totalità delle camere prenotabili”.