Nel 2020 Msc raddoppia e arriva anche Costa; previsioni record per il porto di Brindisi nonostante la politica
BRINDISI – Come fare le nozze con i fichi secchi: l’Autorità portuale e gli operatori, infatti, nonostante le gravi carenze infrastrutturali del porto di Brindisi (che al Comune non sembra si abbia particolare fretta di risolvere), sono riusciti a rendere attrattivo come non mai lo scalo brindisino per la stagione crocieristica 2020/2021. Nel rapporto “Italian Cruise Watch 2019” presentato nella convention di Cagliari, infatti, si prevede per il porto di Brindisi un anno record in merito all’arrivo di crocieristi e di toccate delle navi da crociera, con 105.000 passeggeri stimati. Nel rapporto è scritto che “A Brindisi, pur con la carenza di accosti adeguati per le navi di grandi dimensioni (con queste ultime costrette ad attraccare oggi lontano dal centro cittadino, nel porto industriale) si registra un’interessante variazione nel portafoglio navi con una minor presenza di una nave di medie dimensioni a fronte di un deciso incremento di navi più piccole. Sebbene il calendario sia ancora provvisorio e suscettibile di ulteriori prenotazioni, il 2020 potrebbe essere il secondo anno record di crociere nel porto pugliese, dopo il 2015”.
Al momento sono previste 57 toccate, con la Msc che non lascia ma raddoppia, e con l’assoluta novità di una piccola unità di casa Costa, ovvero la NeoRiviera, che passerà alla controllata Aida assumendo il nome di Aidamira e che farà scalo sistematicamente nel porto di Brindisi, toccando anche Corfù, Atene, Santorini e Creta.
Insomma, Brindisi come porta del Salento tira, e in un momento congiunturale favorevole per la crocieristica mondiale, bisognerebbe remare tutti dalla stessa parte per capitalizzare l’occasione. L’ente portuale da tempo lavora per i nuovi accosti di San’Apollinare e per la stazione di rifornimento Gnl per navi di ultima generazione (nel rapporto si parla di nuove navi commissionate per il 2023). Ma la politica brindisina, e la maggioranza in particolare, non sembra aver compreso il momento, preferendo uscire con dichiarazioni che demonizzano le crociere per l’inquinamento, oppure la cementificazione della spiaggia (?) di Sant’Apollinare, o che teorizzano una mancanza di necessità di nuove banchine o che stroncano il progetto di una stazione di rifornimento di Gnl nel porto di Brindisi, con la conseguenza che l’Authority sta adesso lavorando per portare l’infrastruttura nel porto di Bari.
Ma questi discorsi, triti e ritriti, sembrano interessare a pochi. Eppure sono al momento l’unica occasione concreta di sviluppo economico della città.