
L’opposizione trova il suo alleato: la sfiducia al sindaco Marchionna approda in consiglio comunale
La sceneggiata è servita. Il consigliere di maggioranza Roberto Quarta firma la mozione di sfiducia più inutile che si possa pensare al sindaco Marchionna e consente all’opposizione di andare in Consiglio comunale per discuterla e votarla. Che le cose non vadano bene non ci vuole un indovino, che Marchionna abbia dimostrato di non avere nessuna intenzione di fare il Sindaco di una città complessa come Brindisi, preferendo l’ignavia al coraggio delle scelte è un dato di fatto. Con un sistema industriale del dopo carbone e chimica di base in crisi, con una disoccupazione di ritorno di migliaia di lavoratori, con un governo nazionale amico e con l’autorevole presenza del parlamentare locale e coordinatore regionale di Forza Italia, Mauro Dattis, ci saremmo aspettati azioni forti del primo cittadino.
Lo dice la parola stessa: primo cittadino, primo tra i suoi concittadini. Ci saremmo attesi, in una situazione cosi drammatica, azioni dimostrative forti cosi come tanti altri sindaci in passato hanno messo in atto! Doveva esser il coordinatore del tavolo sulla crisi occupazionale ed invece si è fatto scippare questa prerogativa dalla Regione Puglia (impegnata alle prossime elezioni di fine mandato) e recentemente dallo scaltro presidente della Provincia Tony Matarrelli. In più, questa amministrazione ha dimostrato sino ad oggi di non avere una identità politica di centro destra che gli elettori hanno deciso di premiare nel maggio del 2023. Scelte fatte in piena autonomia più per tacitare una opposizione pressocchè nulla (tranne qualche sprazzo di furore ideologico) e prona a soddisfare, parte di essa, egoismi e/o interessi personali.
La maggioranza continua a navigare a vista ed il rimpasto di Giunta del luglio scorso pare abbia peggiorato le cose a detta di molti esponenti della stessa coalizione di centro destra come anche dell’opposizione. Le rivendicazioni di FdI che pretende rispetto (primo partito nazionale che esprime il presidente del consiglio) vengono utilizzate come grimaldello da chi ha solo l’interesse di alzare il prezzo nei confronti di un sindaco sempre piu debole. Da sette mesi assistiamo ad estenuanti discussioni sul rientro in giunta dell’ex vicesindaco Massimiliano Oggiano (ancora oggi Marchionna non ha dato motivazioni politiche valide sul suo allontanamento) che sino alla sua estromissione pare non avesse demeritato. Anzi i ben informati parlano di una presenza “ingombrante” “onnipresente” a tal punto da oscurare la figura stessa del sindaco. In soldoni faceva bene il suo lavoro. “Fratelli d’Italia pretende rispetto”, così dice il coordinatore provinciale Caroli. In questo quadro molto confuso si rincorrono le voci di dissidenti all’interno della maggioranza pronti a sostenere la mozione di sfiducia a Marchionna. Vedremo quello che succederà nel prossimo consiglio comunale convocato per il 28 febbraio, anche se la mozione potrebbe essere discussa in altro momento.
Certo è che se queste sono le premesse e dovessimo dare valutazioni su quello visto in questi due anni di consiliatura, stia tranquillo Marchionna che se l’obiettivo è quello di arrivare a fine mandato nel più classico “panta rei” il suo futuro è garantito. Cuori impavidi pronti a rinunciare alla poltrona si potrebbero contare sulle dita di mezza mano. Da ultimo, l’imponderabile è alle porte e un colpo di scena non ascrivibile ai consiglieri comunali non è da escludere. Soprattutto quando i risentimenti personali prendono il sopravvento tutto può diventare possibile.