Home Cronaca Il Centro grandi ustionati del “Perrino” declassato dalla Asl di Brindisi. Dura nota del gruppo di Forza Italia alla Regione Puglia
Il Centro grandi ustionati del “Perrino” declassato dalla Asl di Brindisi. Dura nota del gruppo di Forza Italia alla Regione Puglia

Il Centro grandi ustionati del “Perrino” declassato dalla Asl di Brindisi. Dura nota del gruppo di Forza Italia alla Regione Puglia

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Il Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi è stato declassato: da unità operativa complessa a semplice. La delibera del direttore generale è la numero 1 e porta la data dell’8 gennaio 2025. In pratica, sancisce un accorpamento. L’oggetto è laconico: “Istituzione Uoc ‘Chirurgia Plastica e Centro Grandi Ustionati’. Eppure il regolamento regionale in materia prevedeva due unità distinte.

Si legge nella delibera che “sin dalla sua istituzione, si è determinata una perdurante carenza di personale medico, per la quale, con la dotazione organica residua alla data del 4/12/2024 pari a tre unità, non è possibile garantire la copertura dei turni di servizio e, di conseguenza, la continuità assistenziale. A far data dal 18 dicembre 2023, inoltre, la Uoc Grandi Ustionati è priva di direttore, a causa della prolungata assenza del titolare”. Da qui il declassamento di uno dei fiori all’occhiello della sanità brindisina, che raccoglieva un’utenza proveniente da tutto il Sud Italia.

In una nota, i consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia Paride Mazzotta, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia, Francesco La Notte e Giuseppe Tupputi, manifestano tutto il loro disappunto: “L’ennesimo fiore all’occhiello della nostra sanità che paga il prezzo di una gestione scellerata da parte della Regione e della Asl. La direzione generale della Asl di Brindisi, infatti, ha sancito la trasformazione di un’attività di assoluta eccellenza con una delibera di gennaio che determina l’accorpamento con la Chirurgia Plastica. Un assetto, tra l’altro, non conforme a quanto previsto dal regolamento regionale che disciplina la rete ospedaliera. La ragione sottesa è sempre la stessa: carenza di personale. Un’emergenza su cui non risulta alcun impegno da parte della Regione, che continua ad assistere a braccia conserte all’emorragia di servizi sanitari sul territorio”

“La sanità pugliese si sta lentamente spegnendo e anche reparti importantissimi, che negli anni sono diventati dei punti di riferimento per tutto il territorio, oggi sono nel mirino di chiusure e declassamenti. In tutto ciò, Emiliano non pervenuto e noi a breve effettueremo una visita ispettiva nell’ospedale per verificare lo stato dei servizi – aggiunge la nota diffusa dai consiglieri di Forza Italia -. Ci domandiamo, tra l’altro, come farà ad assicurare il buon funzionamento dei nuovi ospedali in cantiere, visto che il presidente non si occupa di garantire il normale esercizio dei centri esistenti e un’azienda sanitaria, in assoluta autonomia, può decidere di accorpare due unità operative. A fare le spese del non-governo della Regione sono i cittadini, a cui non si riesce più a garantire un servizio sanitario pubblico degno di questo nome”.