Home Politica Dopo quasi vent’anni di promesse in Provincia si torna a parlare di potenziamento del collegamento tra l’area industriale di Brindisi ed il parco merci di Tuturano
Dopo quasi vent’anni di promesse in Provincia si torna a parlare di potenziamento del collegamento tra l’area industriale di Brindisi ed il parco merci di Tuturano
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Dopo quasi vent’anni di promesse in Provincia si torna a parlare di potenziamento del collegamento tra l’area industriale di Brindisi ed il parco merci di Tuturano

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Dopo quasi vent’anni di promesse, in Provincia si torna a parlare (attraverso una determina del Settore programmazione pianificazione) di potenziamento del collegamento tra l’area industriale di Brindisi ed il parco merci di Tuturano mediante la realizzazione di una bretella tra la ex SS16 e la SS 613 e il potenziamento della SP 88 con un impegno di spesa relativo ad Atto di Transazione.
Risale infatti, con deliberazione di G.P. n°380 del 30/12/2008, l’approvazione di un progetto dell’importo complessivo di 4.900.000 euro finanziato con le risorse FAS 2000/2006 a valere su APQ Trasporti “Aeroporti e Viabilità” Delibera CIPE n.35/2005, successivamente riapprovato -in via definitiva- a seguito prescrizioni ANAS -giusta D.G.P. n°235 de 05/11/2010; con D.D.n°1927 del 31/12/2008, si legge nelle carte.
Una storia che si intervalla con alcune note: quella del 16/07/2019, in atti, il Dipartimento per la Mobilità -Sezione Infrastrutture per la Mobilità della Regione Puglia, chiedeva alla Provincia di Brindisi di relazionare in ordine allo stato di avanzamento dell’intervento in oggetto, quella n.23250 del 17/07/2019, si rendeva edotta la R.P. circa l’impossibilità di eseguire le opere ammesse a finanziamento e l’impercorribilità anche della nuova ipotesi progettuale, in quanto interferente con la realizzazione di due elettrodotti interrati in corso di esecuzione, e quella in cui i lavori non hanno mai avuto inizio (nota prot.7571 del 05/03/2021), questa Provincia, non essendoci i presupposti per poter procedere alla realizzazione dell’opera, per evidenti responsabilità di altri sebbene motivata, comunicava 4 l’intenzione di recedere dal contratto avvalendosi della facoltà sancita dal c.1 dell’art.134 del D.lgs.163/2006.
Seguono nella determina altri dettagli che poi riportano ad oggi, si legge infatti: 1. la premessa è parte integrante e sostanziale della presente determinazione; 2. di prendere atto della Delibera di C.Prov.le n.44 del 29/11/2024, con la quale è stato preso atto dello schema di Atto di Transazione e, disposta, la variazione di bilancio con le modalità di cui all’art.175, c.3, lett.c) del D.lgs.267/2000, finalizzata all’istituzione di apposita voce di spesa accesa a “Spesa per accordi transattivi, accordi bonari, arbitrati” per € 254.638,37=, da finanziarsi con applicazione di avanzo accantonato per la specifica finalità, per come risultante dall’ultimo rendiconto approvato, giusta D.C.P. n.23 del 31/07/2024; 3. di impegnare la spesa complessiva di € 254.638,37= non assoggettata ad IVA, con la precisazione che la stessa, è indicata al progr. n.78 della variazione di bilancio; – darsi infine atto che responsabile del procedimento amministrativo, ex art.5 della legge 241/90 è l’istr.amm.vo, in forza all’Area 3; – per il presente provvedimento non ricorre alcuna condizione ex art.6-bis) della legge 241/90 e ss.mm.ii. e che lo stesso così come formulato, rispecchia la normativa in materia di dati personali; – avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale nei modi e termini previsti dalla legge. Il sottoscritto, responsabile del procedimento, dichiara che in merito al relativo procedimento non sussistono elementi, situazioni e circostanze tali da giustificare e necessitare, ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti in materia, l’astensione del procedimento.
Il sottoscritto, dirigente competente ad adottare l’atto, dichiara che in merito al relativo procedimento non sussistono elementi, situazioni e circostanze tali da giustificare e necessitare, ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti in materia, l’astensione dal procedimento e dall’adozione del presente atto.
Nel 2012 (a luglio), veniva firmato in Regione un protocollo che diceva: “Brindisi diventerà un pilastro del sistema logistico pugliese integrato alla rete ferroviaria”. Così l’allora assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini sintetizzava il contenuto del Protocollo d’intesa firmato a Brindisi con l’ex sindaco Mimmo Consales, l’ex presidente della Provincia Massimo Ferrarese e l’ex presidente del consorzio Asi Marcello Rollo, purtroppo deceduto da qualche anno.
“Il progetto ha due linee di intervento – spiegava Minervini – La prima prevede la realizzazione del raccordo ferroviario e della nuova stazione merci per il collegamento della rete ASI alla rete RFI nella zona retro portuale di Brindisi (Costa Morena) – via Archimede. Questo permetterà di portare fuori dalla città la movimentazione delle merci pericolose del petrolchimico che attualmente avviene nella stazione centrale. I treni partiranno dalla nuova stazione, non lontano dal nastro trasportatore, e senza alcuna manovra potranno raggiungere le destinazioni finali in tutta Italia”. L’innesto alla linea FS-Parco merci di Tuturano è già stato ammesso a finanziamento con un importo di 16,5 milioni di euro a carico dei fondi dell’Asse V del PO FESR 2007-2013, cui si aggiungono circa 13 milioni dalle risorse liberate dal programma PIC Interreg II.
“C’è poi un secondo intervento – aggiungeva Minervini – che prevede la realizzazione della piattaforma logistica intermodale nell’Area Asi. In questo modo sarà possibile integrare il trasporto delle merci su gomma, prevalente nell’area, con quello su ferro creando importanti economie di scala per le imprese. Così come previsto nel programma Puglia Corsara, offriamo una piattaforma logistica che servirà tutta l’area del Salento e si integrerà con l’hub di Taranto, che movimenta prevalentemente container. L’offerta di questi servizi e la possibilità di manipolare direttamente le merci che offrirà la piattaforma logistica eleverà la capacità competitiva di questo territorio”.
Il primo stralcio del progetto della Piastra Logistica, del valore di circa 40 milioni di euro, è stato candidato dalla Regione Puglia a finanziamento nell’ambito delle risorse liberate attraverso il PON trasporti del Ministero delle infrastrutture. “Dobbiamo farci trovare pronti – concludeva Minervini – La differenza nei processi di sviluppo del territorio sta nella capacità immateriale di vedere nelle infrastrutture grandi obiettivi di sviluppo del territorio. La capacità di fare sistema che stiamo dimostrando questa mattina, è indispensabile per rende più celeri i tempi e la ricerca di risorse finanziarie. Non si tratta di un protocollo isolato, come governo regionale stiamo lavorando per integrare questi interventi sulle infrastrutture in un Patto per Brindisi, che abbia al suo interno progetti di riqualificazione urbanistica, di ricostruzione del suo rapporto con il mare e di attrattività turistica, che discuteremo presto con gli enti locali”.