Home Cronaca Ecco come è morta Ana Cristina. L’orrore mentre cercava di difendersi
Ecco come è morta Ana Cristina. L’orrore mentre cercava di difendersi
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Ecco come è morta Ana Cristina. L’orrore mentre cercava di difendersi

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La prima coltellata alle spalle e le altre sette a viso aperto. Il colpo mortale le è stato piantato dritto al cuore ed è quello che non ha lasciato scampo ad Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, mamma di tre figli di 6, 13 e 14 anni che lo scorso 7 settembre hanno assistito inermi all’uccisione della madre per mano del marito 54enne Ezio Di Levrano, di Brindisi.
Accoltellata con una forza cieca, tanto che la lama ha portato a una parziale eviscerazione è emerso nel corso dell’esame autoptico conferito all’anatomopatologa Loredana Buscemi.
Ora si cercano altri passaggi per capire come si è arrivati all’efferato delitto, utilizzando un altro esame: quello dei cellulari. Per la difesa del 54enne è stato chiamato in causa un noto criminologo italiano che ha lavorato anche per il caso di Yara Gambirasio come consulente della difesa di Massimo Bossetti. Una nomina non casuale perché l’obiettivo della difesa è quello di dimostrare che si è trattato di un raptus omicida. Proprio dai cellulari ci si aspetta possa emergere qualche conferma alle “confidenze” che Di Levrano, dal carcere, avrebbe fatto al suo legale parlando di gelosia.
Il 54enne è accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto di averlo commesso nei confronti di una persona legata da vincolo familiare, in presenza dei figli minorenni e dai maltrattamenti. Non trattandosi di reati ostativi, ci possono essere i margini per chiedere il rito abbreviato e lo sconto di un terzo della pena.