La via Appia e il “pasticcio” UNESCO: esclusi 4 paesi pugliesi e tanti altri lungo la Regina Viarum. È guerra per il riconoscimento
Quattro comuni pugliesi, Altamura, Castellaneta, Laterza e Santeramo in Colle, sono stati esclusi dal riconoscimento della via Appia patrimonio dell’Unesco. Una vera doccia fredda che ha raggiunto lungo la Regina Viarum anche l’esclusione di altri noti paesi: Genzano, Velletri, Lanuvio, Nemi, Latina, Cisterna di Latina, Norma, Sermoneta, Pontinia Sezze e Matera. Ora, con tanto malumore, sarà dunque rivista la decisione della commissione esaminatrice. L’obiettivo è valorizzare al meglio il riconoscimento Unesco, trasformandolo in una risorsa per lo sviluppo culturale e turistico.
“Ho chiamato tutti i sindaci di questi territori dicendo loro che quelle zone fanno parte dell’Appia e che beneficeranno dei vantaggi turistici. Abbiamo già avviato l’iter per la revisione della decisione per ottenere il reinserimento di queste zone”, ha detto il sottosegretario alla Cultura con delega all’unico, Gian Marco Mazzi, intervenuto al Mausoleo di Cecilia Metella, a Roma, per le celebrazioni dedicate all’Appia patrimonio Unesco.
Ha invece dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: “è un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati”. Per la prima autostrada della storia, come potrebbe essere definita l’Appia Antica, da Roma a Brindisi, un bel riconoscimento. Che però non riguarda l’intero tracciato della strada.