Disposta l’autopsia per cercare “verità” sulla morte della giovane caduta nel vano ascensore. Si stringe anche il cerchio su responsabili e possibili indagati
Un volo di 15 metri e poi la morte, tragica per la 25enne Clelia Ditano. Ora, dopo una tragedia che ha colpito l’intera comunità fasanese, con ogni probabilità sarà disposta l’autopsia sul corpo della giovane caduta nel vano ascensore di una palazzina popolare .
La salma della 25enne è a disposizione della Procura di Brindisi. Le indagini sono coordinate dalla pm Livia Orlando mentre l’incarico per l’esame autoptico potrebbe essere conferito la prossima settimana. Su quanto accaduto, si procede per il reato di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.
Cosa non ha funzionato quel giorno? Un lavoro d’indagine che viene portato avanti a 360 gradi dagli investigatori per individuare responsabilità e possibili indagati. L’impianto è ancora sotto sequestro e la Procura ha acquisito la documentazione relativa agli interventi di manutenzione eseguiti nel tempo.
La mattina della tragedia, poco prima delle 7, erano stati i genitori della ragazza a preoccuparsi della sua assenza, tanto da cercarla al telefono. La suoneria che proveniva dal fondo del vano ascensore aveva poi svelato un quadro terribile, agghiacciante.