Morì per l’assenza della radiologia interventistica: ieri avrebbe compiuto 40 anni
di Francesca Melacca
Ieri avrebbe compiuto 40 anni il giovane padre brindisino che lo scorso 9 gennaio perse la vita a causa di un emorragia celebrale. Antonio Picciolo, accusò un malore nella notte tra il 5 e 6 gennaio, mentre svolgeva attività di sicurezza presso un locale della provincia. Il giovane venne dapprima condotto dai sanitari del 118 presso l’ospedale “A. Perrino” di Brindisi, dove trascorse diverse ore senza alcun intervento risolutivo a causa dell’assenza del reparto di Radiologia interventistica. L’uomo venne successivamente trasportato presso il nosocomio di Taranto, dove è deceduto tre giorni dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione. Dopo l’accaduto la Procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo in ambito sanitario contro ignoti. Sono trascorsi tre mesi dal tragico evento e ieri, in occasione di quello che sarebbe stato un giorno di festa per il compleanno del “gigante buono”, così veniva definito da tutti il Picciolo, i familiari a seguito della messa in suffragio del defunto, svolta presso il Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa (Jaddico), hanno voluto ricordare il proprio caro, riunendo presso il rione Paradiso, gli amici e i parenti più vicini. Tra commozione e applausi e alla presenza dei due figli di Antonio, sono stati lanciati palloncini e fuochi d’artificio nel cielo seguiti da un urlo di augurio. È stato affisso inoltre, sullo stabile dove vivono i genitori e il fratello della vittima, un maxi poster che ritrae l’immagine dell’uomo con il suo immancabile sorriso, seguito da un messaggio: “Possa ogni lacrima e ogni ricordo affettuoso essere una nota d’amore per te”.