BRINDISI – Doveva essere la settimana della continuità, della rinascita, della speranza ed invece purtroppo i tifosi ingoiano un ennesimo grosso boccone amaro dalla squadra e dalla società del Brindisi, che perde 2-0 in casa contro il Foggia, perdendo – per l’ennesima volta – anche la dignità, oltre che molto probabilmente la categoria.
La partita è l’esatta copia di tutte quelle giocate al Fanuzzi negli ultimi quattro mesi, impalpabile e confusa, senza delle trame di gioco interiorizzate e organizzate. Il Brindisi si affida sempre a lanci “alla viva il parroco”, sembra svogliato quasi come la salvezza non interessasse più a nessuno e, forse, è effettivamente così.
Gli unici a crederci davvero sono solo e soltanto i tifosi che rispondono numerosi agli appelli accorati del vice presidente Pozzessere nei giorni scorsi e decidono di assieparsi sui gradoni del “Fanuzzi”, sacrificando il loro tempo e il loro denaro per un’accozzaglia di uomini (perché definirla squadra è eufemistico) che vagano in campo senza un leader, un obiettivo, una stella polare che li prenda per mano.
Si dice sempre che dinanzi ad obiettivi falliti, a sconfitte evitabili e a gestioni non oculate qualcuno debba pagare. Ma chi pagherà? Chi restituirà la voglia di guardare una partita e una categoria inseguita per 33 anni? Gli unici che alla fine subiranno le conseguenze di tutto questo saranno i tifosi, innamorati e appassionati fino al punto da impegnarsi in questi giorni a voler creare una solida base economica per non fallire nuovamente.
Il Brindisi ha già fallito tutto ciò che poteva fallire e si appresta a lasciare mestamente la serie C, salvo miracoli sportivi dell’ultim’ora. Sembra che non ci sia davvero speranza per un futuro duraturo e roseo per questo sport, perché chiunque si è avvicinato ha dovuto fare i conti con una realtà complessa e mai foriera di fruttuose collaborazioni e progetti lungimiranti.
La settimana inizia nel peggiore dei modi, con il Brindisi ultimo in classifica staccato di due lunghezze dal Monterosi che sembra aver trovato la marcia giusta verso la salvezza. Per il Brindisi invece è pianto e stridore di denti.
FORZA BRINDISI!
LUIGI RUBINO