Non sono mancati i colpi di scena, ed i conseguenti mal di pancia, in questa tornata di elezioni provinciali. Il primo dato che balza agli occhi è che il capoluogo sarà rappresentato solo da Lino Luperti della coalizione del presidente Matarrelli. Luperti ha raccolto 14 voti, pertanto è evidente come abbia pescato fuori dal bacino delle opposizioni nel consiglio comunale di Brindisi. Anche perché i consiglieri del M5s e Rossi hanno votato per rappresentanti di Comuni della provincia. Le ipotesi in campo sono due: o Luperti ha pescato ampiamente dalla provincia oppure ha ottenuto voti inaspettati dalla maggioranza di centrodestra guidata da Marchionna.
Ed a proposito di centrodestra, non c’è stato niente da fare per il brindisino Mario Borromeo (FdI). Un’esclusione che ha messo in evidenza le spaccature all’interno della coalizione (i consiglieri di Fi del capoluogo hanno votato per Michele Lariccia di San Pietro Vernotico, ad esempio) e creato parecchi malumori all’interno del partito di Giorgia Meloni. «Esultiamo, sprechiamo elogi a manca e a destra, ma nell’assise provinciale non ci saranno rappresentanti del centrodestra brindisino. Belle queste strategie controproducenti che azzerano la rappresentanza dell’attuale maggioranza nella città di Brindisi. Come al solito si predica bene ma si razzola male, anzi malissimo. Al momento opportuno ne terremo conto!», ha tuonato il consigliere di FdI, Jacopo Sticchi. Un sentimento condiviso dal collega di partito Roberto Quarta: «Il risultato elettorale delle provinciali conferma un dato incontrovertibile. Fratelli d’Italia, partito di governo della Nazione seppur in constante crescita, nella città capoluogo rappresentata da ben sei consiglieri, due assessori, di cui uno con delega a Vice Sindaco, non è riuscita ad esprimere il proprio consigliere provinciale. Un risultato sconfortante, frutto di una gestione approssimativa che ha portato solo divisioni in tutto il territorio, molte insanabili».