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Bms, il futuro di 150 famiglie legato al fotovoltaico e ai parcheggi
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Bms, il futuro di 150 famiglie legato al fotovoltaico e ai parcheggi

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BRINDISI – Il futuro della Brindisi Multiservizi e di 150 famiglie è appeso a un filo, a una scommessa che il sindaco Marchionna si è detto fiducioso di vincere. Un altro bilancio in perdita decreterebbe la liquidazione della società partecipata del Comune.

La settimana prossima dovrebbe essere pronto il nuovo piano industriale, che come richiesto dalla Corte dei conti (dato che la Bms viene da due anni di perdite) dovrà essere «innovativo». L’idea è quella di risollevare le sorti della società attraverso l’affidamento integrale della gestione dei parcheggi in città e facendola affacciare sul mercato attraverso l’acquisizione di una specializzazione nella installazione e manutenzione di pannelli fotovoltaici. Ciò, in quanto risultano inoltrate circa settanta istanze di società che vorrebbero produrre energia rinnovabile nell’agro di Brindisi.

Riguardo i parcheggi, la previsione di entrate per il 2024, grazie alla collocazione di sensori in ogni stallo, è di circa 2,5 milioni di euro, con un aggio da girare al Comune pari al 5 per cento. Nel corso dei due anni successivi cresceranno sia l’aggio (fino al 20 per cento) che le entrate previste (fino a 5 milioni l’anno). Ad oggi, invece, il Comune incassa l’irrisoria cifra di 392 euro a stallo l’anno. Sempre a proposito di parcheggi, resta il problema sottolineato dal sindaco dei tre milioni di euro che la partecipata deve all’ente comunale.

Secondo il consigliere di Bbc Riccardo Rossi, comunque, l’operazione immaginata dall’amministrazione non è percorribile. «Affinché il Comune – ha dichiarato l’ex sindaco – possa procedere con l’affidamento a una società in house occorre che venga integrato il criterio della congruità economica, e se si affida la gestione dei parcheggi a una società esterna, l’aggio non sarà certamente del 5 per cento ma almeno del 40 per cento». Ma Rossi fa notare un altro aspetto. «Con le novità prospettate, già da gennaio spetterà alla Bms e non più al Comune pagare gli stipendi ai lavoratori. Se la partecipata non incasserà quanto previsto, come li pagherà?». Una preoccupazione condivisa dal dem Francesco Cannalire, che ha sottolineato come siano stati azzerati i trasferimenti per diversi servizi, come la gestione del canile o la guardiania dei beni monumentali. «Ci sono troppe variabili, c’è il serio rischio di andare incontro a problemi di liquidità. Sindaco, la vostra è da considerare una scommessa». A proposito di liquidità, il primo cittadino ha spiegato che appena verrà approvato in consiglio comunale il piano industriale, si provvederà a ripianare la perdita registrata nel 2022 ed a ricapitalizzare con un apporto di 700mila euro.

Venendo poi al secondo elemento di novità che potrà garantire un futuro alla Bms, ossia la specializzazione nell’installazione e manutenzione dei pannelli fotovoltaici, il sindaco ha dichiarato che «attraverso un partenariato pubblico privato con A2a, nel 2024 verrà affidato alla Multiservizi il compito di installare pannelli fotovoltaici su 25 edifici pubblici. Ciò consentirà un abbattimento della bolletta energetica, oltre che un introito per la Bms pari a 200mila euro». Il know how acquisito dalla partecipata, nelle aspettative dell’amministrazione, servirà per proporsi sul mercato delle rinnovabili e offrire la manodopera necessaria alle società del settore. Una prospettiva che dalle opposizioni, ma anche dalla maggioranza attraverso le esternazioni del consigliere Monetti, viene percepita come aleatoria, dato che le società potrebbero decidere di affidarsi ad altre ditte e non alla Bms.