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Tosap sottosuolo, Quarta torna alla carica
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Tosap sottosuolo, Quarta torna alla carica

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BRINDISI – “Egr. Presidente, con la presente Le chiedo di convocare con urgenza la Commissione di sua competenza per consentirmi di esporre a tutti i componenti notizie in merito al confronto avuto con il Dirigente Dott. Falco in data 24/11/2023 sulla questione TOSAP sottosuolo da applicare alle aziende che erogano servizi di pubblica utilità.

Il Dott. Falco alla mia chiara e diretta domanda su quale importo applicare alle suddette aziende, affermava che il massimo applicabile era di 800,00 euro annui.

Dalla documentazione in mio possesso facendo riferimento più precisamente alla Risoluzione n 3 del 22 marzo 2022 il MEF fornisce un chiarimento in ambito di Canone patrimoniale di cui ai commi 816 e seguenti dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e servizi di energia elettrica.

La disposizione in questione prevede che per le occupazioni permanenti del territorio comunale, con cavi e condutture, da chiunque effettuate per la fornitura di servizi di pubblica utilità, quali la distribuzione ed erogazione di energia elettrica, gas, acqua, calore, i servizi di telecomunicazione e radiotelevisivi e altri servizi a rete, il canone è dovuto dal soggetto titolare dell’atto di concessione dell’occupazione del suolo pubblico e dai soggetti che occupano il suolo pubblico, anche in via mediata, attraverso l’utilizzo materiale delle infrastrutture del soggetto titolare della concessione sulla base del numero delle rispettive utenze moltiplicate per la tariffa indicata nello stesso comma. In ogni caso l’ammontare del canone dovuto a ciascun ente non può essere inferiore a euro 800.

Appare ben chiaro che si parla di un minimo di 800 euro e non di tariffa fissa.

Proprio l’Articolo 1 Comma 831 in vigore dal 01/01/2021

Modificato da: Legge del 30/12/2020 n. 178 Articolo 1

descrive in maniera chiara come di seguito:

831. (1) Per le occupazioni permanenti del territorio comunale, con cavi e condutture, da chiunque effettuata per la fornitura di servizi di pubblica utilita’, quali la distribuzione ed erogazione di energia elettrica, gas, acqua, calore, di servizi di telecomunicazione e radiotelevisivi e di altri servizi a rete, il canone e’ dovuto dal soggetto titolare dell’atto di concessione dell’occupazione del suolo pubblico e dai soggetti che occupano il suolo pubblico, anche in via mediata, attraverso l’utilizzo materiale delle infrastrutture del soggetto titolare della concessione sulla base del numero delle rispettive utenze moltiplicate per la seguente tariffa forfetaria:

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Classificazione dei comuni          Tariffa

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Comuni fino a 20.000 abitanti    euro 1,50

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Comuni oltre 20.000 abitanti         euro 1

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In ogni caso l’ammontare del canone dovuto a ciascun ente non puo’ essere inferiore a euro 800. Il canone e’ comprensivo degli allacciamenti alle reti effettuati dagli utenti e di tutte le occupazioni di suolo pubblico con impianti direttamente funzionali all’erogazione del servizio a rete. Il numero complessivo delle utenze e’ quello risultante al 31 dicembre dell’anno precedente ed e’ comunicato al comune competente per territorio con autodichiarazione da inviare, mediante posta elettronica certificata, entro il 30 aprile di ciascun anno. Gli importi sono rivalutati annualmente in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente. Il versamento del canone e’ effettuato entro il 30 aprile di ciascun anno in unica soluzione attraverso la piattaforma di cui all’articolo 5 del codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Per le occupazioni del territorio provinciale e delle citta’ metropolitane, il canone e’ determinato nella misura del 20 per cento dell’importo risultante dall’applicazione della misura unitaria di tariffa, pari a euro 1,50, per il numero complessivo delle utenze presenti nei comuni compresi nel medesimo ambito territoriale.

(1) Ai fini dell’interpretazione del presente comma, si faccia riferimento anche all’articolo 5, comma 14-quinquies, DL 21/10/2021 n. 146.

Pertanto la invito a convocare anche il Dott. Falco al fine di avere un confronto in virtù di tali informazioni”.

A questa mail non è stato dato seguito pertanto stamattina in commissione ho nuovamente denunciato i fatti e sollecitato il Presidente Mevoli ad agire immediatamente. Si sta prefigurando un danno erariale. Pertanto ognuno si assumerà tutte responsabilità del caso. Ci sono aziende che non comunicano le utenza da vari anni a danno della comunità.

Roberto Quarta

Consigliere Comunale FDI

Componente 3^ CCCP