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Atreju: “È il momento di ascoltare voci diverse”
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Atreju: “È il momento di ascoltare voci diverse”

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BRINDISI – La nuova Amministrazione ha sollevato grandi aspettative, soprattutto riguardo al ruolo innovativo che i giovani avrebbero dovuto svolgere. Questi giovani, non solo partecipanti ma anche catalizzatori del successo durante l’ultima campagna elettorale, hanno avuto un impatto decisivo nella vittoria del centro-destra e nell’elezione del sindaco Marchionna. Sul palco, la loro presenza non era soltanto simbolica: rappresentavano la nuova energia e la speranza, elementi che hanno risuonato profondamente con il nostro elettorato, proiettandoci verso una vittoria perseguita e conquistata. Questi giovani entusiasti, molti dei quali si affacciavano per la prima volta nel panorama politico, portavano e portano ancora idee innovative e una novità di prospettive, che sembravano essere esattamente ciò di cui la nostra città aveva bisogno per compiere passi di riscatto e di sviluppo. Eppure, nonostante queste premesse promettenti, ci siamo ritrovati a ripercorrere vecchi schemi. La tradizione politica, con le sue abitudini radicate e i suoi meccanismi obsoleti, ha prevalso ancora una volta, lasciando quelle promesse di rinnovamento inevase.

L’argomento secondo cui per amministrare efficacemente sia indispensabile l’esperienza è ormai superato. La nostra città, come molte altre, necessita di un approccio diverso: richiede coraggio, innovazione e una visione lungimirante, qualità che i giovani, più di ogni altra generazione, possiedono in abbondanza. Questi giovani, che vivono quotidianamente le sfide e le difficoltà imposte dall’attuale contesto socio-economico, sono i più qualificati per comprendere e rispondere alle esigenze di una società in rapido cambiamento.

Tuttavia, invece di essere incoraggiati e supportati, i giovani sono stati spesso messi da parte, privati degli strumenti necessari per fare la differenza, isolati da un sistema che sembra non riconoscere e prendere le distanze dal loro potenziale. Si è persa un’opportunità preziosa: quella di creare un connubio perfetto tra l’esperienza dei politici navigati e l’innovazione dei giovani, un mix che avrebbe potuto generare soluzioni efficaci e sostenibili per i problemi della nostra città.

Oggi ci troviamo a fare i conti con l’assenza strutturale di una nuova classe dirigente, un vuoto che si fa sempre più evidente e preoccupante. È chiaro che in questo contesto nulla viene concesso senza impegno e determinazione. Pertanto, è essenziale che i giovani prendano in mano la situazione, rispondano attivamente e si facciano portavoce del cambiamento cui desiderano partecipare. Il futuro della città, in un certo senso, è nelle loro mani. Hanno il potenziale, l’energia e le idee per scrivere un nuovo capitolo nella storia della nostra comunità, un capitolo che speriamo sia caratterizzato da innovazione, inclusività e progresso.

Mentre riconosciamo le sfide che si pongono davanti a noi, è fondamentale non perdere la speranza né sottovalutare la forza e l’influenza che i giovani possono esercitare. È il momento di aprire nuove strade, di ascoltare voci diverse e di sostenere quei giovani leader che hanno tanto da offrire. La loro visione, unita all’esperienza e alla saggezza delle generazioni precedenti, può portare a soluzioni efficaci e a un futuro più giusto e competitivo per la nostra città.

Hanno tutto il diritto di scrivere il proprio futuro!

Barbara Carotenuto, presidente circolo Atreju