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Tutto il Consiglio chiede a Governo e Regione il riesame della pratica Edison
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Tutto il Consiglio chiede a Governo e Regione il riesame della pratica Edison

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BRINDISI – La maggioranza, alla fine, ha deciso di accogliere quasi integralmente la mozione presentata dalle opposizioni. Così, il consiglio comunale monotematico sul deposito gnl di Edison si è concluso con l’approvazione all’unanimità di un documento con il quale l’ente comunale chiede il riesame dell’autorizzazione interministeriale e il riesame della delibera attraverso la quale la Regione ha rilasciato l’intesa con lo Stato. Ciò, alla luce delle criticità emerse a seguito delle audizioni organizzate dal Comune, che attengono «l’assenza – viene sottolineato nella mozione – della valutazione degli impatti cumulativi, anche di natura sanitaria, in relazione al funzionamento della torcia» e «l’eventuale interferenza del deposito con la linea ferroviaria esistente».

Il consigliere Rossi ha posto l’accento in particolare sulla nocività delle emissioni, dato che «la torcia sfiammerà a poche centinaia di metri dal centro cittadino, sviluppando inquinanti cancerogeni quali idrocarburi policiclici aromatici, benzene, toluene». Poi l’attacco al presidente dell’ente portuale Patroni Griffi: «Se pensa che possa decidere il futuro del porto, non ha capito niente. O fa quello che diciamo noi o se ne può andare fuori da Brindisi».

Rachiero ha invece sottolineato la necessità che il progetto venga sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale. «A Oristano, Edison presentò un progetto per un deposito di 10mila metri cubi e ottenne l’autorizzazione nel 2017. Nel 2022, poi, la società ha presentato richiesta di assoggettabilità a Via per un progetto di adeguamento dell’impianto. Tra le modifiche ha inserito l’immissione in rete del boil off gas e l’utilizzo di un vaporizzatore del gnl. Ebbene, il ministero ha sancito un principio sacrosanto: se l’impianto è collegato alla rete, quello diventa un terminale di rigassificazione del gnl e pertanto è necessaria la Via, al di là delle dimensioni del deposito. Perché questo non deve valere anche per Brindisi?».

Rispetto alla localizzazione del deposito, Greco ha rilevato che in quell’area potrebbero trovarsi a coesistere più attività legate agli idrocarburi e a materiali infiammabili. Tale ingorgo, a fronte della mancata disponibilità per i prossimi anni della banchina occupata da Enel: «Ho saputo che gli è stata rinnovata la concessione per tre anni, più due anni per lo smantellamento».

Il sindaco Marchionna, infine, ha allargato il discorso al crollo dei traffici portuali (legato alla decarbonizzazione) e alla necessità di guardare al deposito Edison in questo contesto. «Entro la fine di quest’anno non arriveranno più navi carboniere. Ci sono anche buone notizie, come quelle sulla riperimetrazione del Sin. Purtroppo, nel mondo delle grandi industrie la nostra città viene definita come un posto impossibile dove non vengono rispettati nemmeno gli accordi sottoscritti. Poiché questa volta non volevamo che fosse imputato nulla al Comune, abbiamo organizzato le audizioni pubbliche così che emergesse la verità e che, in caso di criticità, nessuno ci additasse come quelli del ‘no’ a priori. State certi che non faremo sconti a nessuno».