Rifiuti, chiesti al Comune 4,5 mln! L’avvocato di Ecotecnica: “Città rimessa a nuovo? Quarta sogna”
BRINDISI – Finisce a carte bollate tra Comune ed Ecotecnica, ditta che ha curato il servizio di raccolta dei rifiuti fino al 30 settembre scorso. Se l’ente richiede alla ditta quasi 700mila euro a titolo di penali da applicare per il mancato raggiungimento – negli ultimi tre anni – degli obiettivi di raccolta differenziata prefissati, Ecotecnica pretende dal Comune il pagamento di circa 4,5 milioni di euro per crediti pregressi.
Riguardo le penali, Ecotecnica contesta che, per quanto concerne il 2020, il precedente dirigente all’Ambiente desistette dalla richiesta di pagamento poiché accolse le ragioni della ditta. In generale, comunque, nella raccomandata inviata al Comune da Massimo Ciullo, legale di Ecotecnica e consigliere comunale uscente, viene fatto presente che «il mancato raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata non può essere addebitato a Ecotecnica poiché al raggiungimento concorrono più soggetti, tra i quali proprio l’amministrazione comunale, che non ha mai perseguito adeguatamente i numerosi utenti che non hanno effettuato la raccolta differenziata o che la effettuano in modo errato, nonostante sia ben noto quali siano i quartieri, o anche solamente i complessi edilizi, i cui residenti non effettuano la raccolta differenziata». Ecotecnica, inoltre, ha rappresentato le difficoltà di aver dovuto operare in anni in cui è sussistita l’emergenza Covid.
Stando alle lamentele di cittadini e consiglieri comunali, la situazione è addirittura peggiorata in queste prime settimane di servizio della ditta Teorema. Tuttavia, il presidente della commissione consiliare Ambiente, Roberto Quarta, ha ravvisato i primi segnali positivi. «Nella nottata di sabato e per tutta la giornata di domenica – ha dichiarato Quarta – la città è stata ripulita e rimessa a nuovo, per questo ringrazio Teorema. Come commissione stiamo accelerando sulla stesura del Regolamento di igiene urbana, fondamentale per contrastare evasori e trasgressori. Il continuo abbandono di rifiuti, infatti, avviene soprattutto ad opera di chi non è neanche censito per il pagamento della Tari». Un passaggio che Ciullo condivide e utilizza a discolpa di Ecotecnica. «Grazie alla voce di Quarta, rappresentativa dell’intera amministrazione comunale, finalmente – dichiara – il Comune ha riconosciuto che a causa degli abbandoni di rifiuti dovuti anche agli evasori Tari, le società appaltatrici del servizio raccolta rifiuti non possono essere ritenute responsabili del mancato raggiungimento degli obiettivi fissati nei capitolati speciali d’appalto. Su questo Quarta ha ragione. E siccome gli evasori Tari e gli abbandoni c’erano anche prima dell’arrivo di Teorema, perché il Comune non ne ha tenuto conto nei confronti di Ecotecnica, applicando le penali e adottando invece oggi una politica differente?».
Poi l’affondo verso Quarta e Teorema. «Sono rimasto allibito delle dichiarazioni pubbliche del presidente della Commissione comunale Ambiente, Roberto Quarta. Probabilmente, l’affermazione categorica che la città è stata ripulita nella notte e messa a nuovo dalla ditta Teorema è frutto di un suo sogno notturno, visto che le foto di oggi, scattate in diversi e numerosi punti di Brindisi, dimostrano il contrario. Pertanto Quarta dovrebbe guardare la realtà ad occhi aperti e magari porsi e porre altre domande al dirigente del settore Ambiente, al Dec e alla società appaltatrice. Ad esempio, dopo venti giorni dall’inizio del nuovo servizio, è inammissibile un tipo di raccolta e di conferimento massivo dei rifiuti. Il Comune le sanzioni le sta facendo?», conclude Ciullo.