Edison, Amati: “Revisione dell’intesa con la Regione se la modifica progettuale non risulterà compatibile con la vocazione ambientalista del serbatoio”
BRINDISI – “Se cambia il progetto rispetto a quello approvato, può cambiare l’opinione della Regione, di Emiliano, dei partiti di maggioranza in Consiglio regionale e dei partiti di maggioranza al Comune.
Sul serbatoio GNL di Brindisi, adesso la parola ai tecnici regionali per consentire alla Giunta l’eventuale revisione dell’intesa, se la modifica progettuale non risulterà compatibile con la vocazione ambientalista del serbatoio.
E per questo ho chiesto l’audizione in Commissione degli assessori regionali interessati, Autorità portuale e Comune di Brindisi.”
Lo dichiara il Consigliere e commissario regionale Fabiano Amati.
“Ho l’impressione che i manager Edison non siano particolarmente competenti sul piano tecnico-procedurale e perciò si rischia di trasformare un impianto ambientalista, accettato contro i no-a-tutto inquinanti, in un’iniziativa indigesta.
Un po’ di storia. La Regione Puglia e il presidente Emiliano diedero l’intesa sulla base di una soluzione progettuale accordata alla sicurezza ambientale e alla prosperità, per una città – Brindisi – ove sino a qualche anno fa si accoglievano solo impianti inquinanti; l’intesa della Regione Puglia fu data, dunque, contro l’opinione dell’ex sindaco Rossi, esponente di spicco dei pochi ma rumorosi no-a-tutto brindisini, e con il favore di tutte le forze politiche in Regione e in particolare di quelle che poi si raccolsero (PD, Cinque stelle e civiche) dietro il presidente Emiliano sulla decisione di scaricare Rossi e candidare Fusco a sindaco di Brindisi.
Ciò detto, per sgomberare il campo a politicismi, populismi, opportunismi, inappetenze allo studio, demagogie, vanità e desideri di protagonismo, resta da verificare se la modifica progettuale proposta da Edison resti compatibile con l’obiettivo ambientalista del serbatoio GNL, se ne accresca la sicurezza e se sia compatibile con l’attuale fase procedimentale.
Tutto qui. Solo in base a queste risposte tecniche decideremo la nostra posizione, che sarà come al solito serena, schietta, accordata con la prova scientifica, con la sicurezza ambientale, con la prosperità e con la pace. Si, la pace, perché non dobbiamo mai dimenticare che il mondo è ancora in guerra e che la questione energetica rimane ancora un motivo di prepotenza della Russia nei confronti del mondo, cosa di cui evidentemente non si accorgono i nostalgici dell’URSS.”