BRINDISI – La pubblicazione del progetto del terminale di GNL di Edison evidenzia gravissimi problemi legati all’impatto ambientale di quello che rischia di trasformarsi in un affare solo per pochi eletti (peraltro ben individuabili). Nel silenzio generale si rischia di far passare la costruzione di una torcia di 45 metri a poche centinaia di metri dalla città e nelle vicinanze del cono di atterraggio dell’aeroporto del Salento (ma l’Enac che ne pensa di questa torcia, visto che il progetto originale prevedeva una torcia a terra?). Torcia che potrebbe determinare problemi anche per l’ambiente a causa di emissioni “ordinarie” e in caso di emergenza. E poi il rischio di “effetto domino” determinato da impianti pericolosi attigui, con evidente rischio di incidente rilevante (come stabilito con la legge Seveso). Tutto questo va ad aggiungersi agli impercettibili ritorni occupazionali ed economici che potrà generare il deposito. A fronte di tanti quesiti ed altrettanti problemi, il sindaco Marchionna resta in silenzio e si limita ad affermare che Edison “non è più un problema del Comune”. Forse dimentica che lui è il “primo cittadino” dei brindisini. E non solo di chi l’ha votato.
Lino Luperti, consigliere comunale Mrs