Marchionna: “La maggioranza non ha nessun problema, almeno che mi risulti”. Ma FdI è una polveriera. Luperti: “A quali lobbies si riferiva Niccoli?”
BRINDISI – Il Consiglio comunale approva il bilancio consuntivo del 2022 e la rimodulazione del Piano di riequilibrio ma le crepe all’interno della maggioranza diventano sempre più evidenti. In particolare, non sono passate inosservate le assenze dei consiglieri di FdI, Roberto Quarta e Mario Borromeo, protagonisti negli ultimi giorni di scontri sulla composizione delle commissioni consiliari e soprattutto di un comunicato sulla vicenda del deposito gnl di Edison, nel quale si dissociavano dal contenuto dell’intervento della capogruppo di FdI, Lucia Vantaggiato. Quest’ultima, in sostanza, nella sua nota spendeva parole positive nei confronti dell’investimento.
Proprio di queste spaccature hanno chiesto conto i consiglieri di opposizione Lino Luperti (Mrs) e Roberto Fusco (M5s). «Sindaco, dovrebbe chiarire la situazione all’interno della maggioranza, che è in piena crisi. È assurdo che già dopo un mese ci siano problemi di questo tipo. A quali lobbies si riferiva il segretario provinciale di Idea, Claudio Niccoli, nel suo intervento sulla stampa?», ha affermato il rappresentante del Movimento Regione Salento. Fusco, invece, ha stigmatizzando il fatto che «uno dei motivi di dissidio nella maggioranza riguarda proprio il deposito di Edison» e ha sottolineato come «l’amministrazione sta andando avanti su un progetto in contrasto con disposizioni di legge in tema di impatto ambientale e direttiva Seveso e in mancanza di una maggioranza politica sul punto».
Il sindaco Marchionna, però, ha voluto fornire rassicurazioni sulla tenuta della maggioranza: «Percepisco un’eccessiva preoccupazione, siamo all’11 agosto, qualcuno è in ferie e qualcuno ha problemi di salute. Da qui a immaginare crisi di governo ce ne passa. La maggioranza non ha nessun problema, almeno che mi risulti».
Nello specifico dei punti trattati nell’assise comunale, seppure il bilancio consuntivo del 2022 sia stato chiuso con un disavanzo pari a 37 milioni di euro, quindi notevolmente migliore rispetto ai 54 milioni di passivo che costrinsero l’amministrazione Rossi ad aderire al cosiddetto predissesto, restano difficoltà nella spesa corrente e nella gestione della società partecipata Brindisi Multiservizi (Bms), oltre che nella scarsa capacità di riscossione che condiziona il fondo crediti di dubbia esigibilità e nell’imponenza del fondo contenziosi. «Al 31 dicembre 2022 – ha rilevato Fusco – non risultava essere approvato il bilancio della Bms, che ancora non ci è stato fornito. Mancando quel bilancio, che deve essere esaminato con attenzione anche acquisendo un parere aggiornato dei revisori dei conti, uscirò dall’aula al momento della votazione del bilancio consuntivo». Un bilancio che, per la società in house del Comune, fa segnare il segno meno per 700.000 euro.