BRINDISI – Dichiarazione del vice presidente M5S, Sen. Mario Turco.
Se Brindisi può contare sui 52 milioni di euro di investimenti lo deve al Governo Conte II e al Movimento 5 Stelle che – in 15 mesi di lavoro – ha rilanciato il Cis Taranto, attivato il Cis della Capitanata e definito tutti i progetti, nonché gli atti amministrativi propedeutici e preparatori per il Cis Brindisi-Lecce. Per attivare il Cis Brindisi, in particolare, si sono svolte oltre 20 riunioni, delle quali diverse tra i comuni di Brindisi e Lecce dove ho preso, personalmente, parte come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La passerella della Ministra Carfagna nel giugno scorso a Brindisi è stato solo un mero atto di facciata ma – di fatto – se quei soldi sono arrivati a Brindisi è stato grazie a quel lavoro, peraltro svolto in piena pandemia nel corso del Governo Conte. È bene, però, che i cittadini sappiano che da quella firma è tutto fermo perché il centro destra ed il Governo Meloni non hanno mai dato seguito a quel lavoro, né per Brindisi e né per i Cis di tutta la Puglia. Nessuna altra risorsa aggiuntiva è mai arrivata. Inoltre, è bene anche ricordare che grazie agli oltre 200 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza la città di Brindisi sarà interessata da finanziamenti relativi al collegamento ferroviario con l’aeroporto e alla velocizzazione della tratta ferroviaria Brindisi-Taranto-Battipaglia. Peccato, però, che adesso il Governo Meloni ha deciso di andare contro il Sud con la riforma della Lega sull’autonomia differenziata, così come contro i principi ispiratori del Pnrr volti a ridurre i divari territoriali tra le diverse aree del Paese, come è dimostrato dal diniego dell’alta velocità per chi viaggia in treno da Brindisi, Lecce e Taranto. In questo modo, il territorio di Brindisi resterà tagliato fuori anche dal corridoio europeo Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, finanziato in parte con fondi del Pnrr, ma destinati altrove. Altro che Governo al fianco di Marchionna, il Governo Meloni ha dimenticato completamente Brindisi e la Puglia. Questa cattiva gestione non può continuare a penalizzare in particolare Brindisi che ha bisogno di un sindaco e di una amministrazione che possa realizzare progetti fondamentali per il futuro della città e per il suo sviluppo economico, sociale e culturale. E quel sindaco può essere solo Roberto Fusco e la sua coalizione.