BRINDISI – Il Brindisi inciampa sul più bello e non va oltre l’1-1 in casa contro il Molfetta in una giornata che ha visto la Cavese conseguire lo stesso identico risultato contro il Casarano sul neutro di Parabita.
Il campionato è oramai virtualmente chiuso poiché i punti da recuperare a tre giornate dalla fine sono sei e, seppur con lo scontro diretto ancora da giocare, la serie C sembra oramai un miraggio.
La partita, in dubbio fino alla fine per il forte nubifragio abbattutosi in mattinata sul Brindisi, si gioca con 45 minuti di ritardo e si disputa su un terreno molto pesante che, di fatto, non favorisce una squadra tecnica come quella biancazzurra. Nonostante ciò, il Brindisi entra in campo con veemenza e convinzione, imbastisce numerose trame di gioco e spreca innumerevoli occasioni da gol che – di fatto – condizionano l’esito finale del match.
Sullo 0-0 un dubbio rigore fischiato dal discusso sig. Fantozzi di Civitavecchia cambia l’inerzia del match e consente al Molfetta di portarsi in vantaggio, proprio nel mentre la Cavese riesce a trovare il pareggio contro il Casarano. Cambia il risultato, ma muta soprattutto la dinamica psicologica: affanno, preoccupazione, voglia di pareggiare e riportarsi in avanti e i minuti che trascorrono inesorabilmente.
Il pareggio arriva forse troppo tardi, al 33’, con un capolavoro di Maltese su punizione e il Brindisi prova l’assedio finale con tutte le forze, le energie residue e la voglia di portare a casa una vittoria che avrebbe significato tanto in chiave promozione. Gli “Dei” del calcio non vengono incontro ai ragazzi di Danucci e davanti ai pochi tifosi presenti allo stadio si materializza quello che non si sarebbe mai atteso alla vigilia: il “dramma” sportivo di un primato sempre più irraggiungibile dopo un pareggio con la quart’ultima in classifica.
Il triplice fischio dell’arbitro reca con sé una scia di enormi rimpianti che riaffiorano prepotentemente alle 17.45 di Domenica 16 aprile 2023. Vengono in mente i punti persi in casa, le partite giocate in trasferta e immeritatamente perse, un mercato faraonico forse non appropriato in relazione ad alcune scelte e tanto altro ancora. Il turbinio di pensieri però non risparmia gli esausti calciatori da un caloroso applauso e dal tributo della decimata Curva sud per l’impegno profuso.
Ora testa alla prossima sfida di cartello contro il Nardò di mister Ragno: in palio la seconda posizione che consentirebbe di giocare i playoff con il favore del fattore campo. Questo è l’obiettivo minimo che i tifosi si attendono e per il quale continuano a sventolare incessantemente i loro bandieroni.
Il resto si vedrà strada facendo.
Forza Brindisi!
LUIGI RUBINO