C’è un futuro per Acque Chiare: “Movida e servizi di quartiere”. Ciullo: “Solo Rossi poteva riuscirci”
BRINDISI – Il consiglio comunale ha approvato il programma integrato di rigenerazione urbana di Acque Chiare, ponendo così – dopo oltre venti anni – le basi concrete per la soluzione della intricata vicenda condita da risvolti penali legati al reato di lottizzazione abusiva. Come si legge nel documento, viene proposto alla Regione «il cambio di destinazione d’uso delle unità immobiliari di proprietà privata, da turistico-ricettive a turistico-residenziali e/o case per vacanza». La
variazione della destinazione d’uso «farà riferimento ai singoli manufatti edilizi (170 villette, ndr), attualmente di proprietà privata
ma privi di titolo edilizio legittimo». Tutta l’area oggetto della proposta di programma si configurerà come «un
complesso polifunzionale integrato (produttivo con finalità turistico-residenziali e di servizio)». Il Comune chiede alla Regione Puglia la rinegoziazione dell’accordo di programma originario, previa valutazione del Comitato di sorveglianza. L’addentellato giuridico richiamato dal Comune è il seguente: «Ai sensi della Legge regionale n. 27 del 2013 (Disciplina dell’attività ricettiva di Bed and Breakfast B&B) possono essere destinati ad uso B&B, anche a conduzione
familiare, edifici aventi le caratteristiche, strutturali e igienico-sanitarie previste per l’uso abitativo». Nel caso in cui non dovesse concretizzarsi l’ipotesi di rinegoziazione, «la proposta di programma integrato di rigenerazione urbana dovrà seguire la
procedura ordinaria della variante urbanistica al vigente Piano regolatore generale, trattandosi di zona
originariamente a destinazione agricola».
«Quel complesso da 45 ettari – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Dino Borri – servirà anche a fornire servizi di quartiere per altri insediamenti sulla costa, quali Betlemme e Giancola, ma anche per il quartiere Paradiso».
Il sindaco Riccardo Rossi ha invece spiegato che «non essendoci stata clausola risolutiva espressa, l’accordo di programma è tuttora valido» e ha ipotizzato che ad Acque Chiare «si potrà spostare la movida brindisina, con servizi e anche insediamenti produttivi importanti». Tra questi c’è l’albergo, che potrà diventare «un grande volano per l’economia locale».
Apprezzamenti sono giunti anche dall’opposizione, con il consigliere Massimo Ciullo che ha sottolineato come «solo questa amministrazione a guida Rossi poteva compiere un passo così importante» in quanto composta da figure «svincolate da particolari interessi e vincoli che negli anni hanno impedito di affrontare serenamente questa storia, anche per mancanza di chiarezza di idee degli stessi proprietari».