Home Sport Calcio Il Brindisi a valanga ma la Cavese non arresta la sua corsa
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Il Brindisi a valanga ma la Cavese non arresta la sua corsa

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BRINDISI – Chi si sarebbe aspettato una prestazione così convincente e autoritaria del Brindisi in terra campana? Probabilmente in pochi, anche perché l’avversario di turno non era certo uno dei più agevoli da affrontare.

 Ed invece gli uomini di Danucci stupiscono i più scettici e mettono in mostra le loro migliori armi che – a dire il vero – avremmo voluto vedere per tutto l’arco del campionato: grinta, organizzazione e tecnica. Il risultato conseguente non lascia spazio a dubbi o recriminazioni: il Brindisi annichilisce già nel primo tempo l’Afragolese con due reti, la prima delle quali di pregevole fattura realizzata da Santoro, e chiude il secondo tempo con altri due gol che suggellano una prestazione sontuosa.

 Arrivati ad otto partite dalla fine del campionato i rimpianti cominciano però ad aleggiare e serpeggiare tra i tifosi e gli addetti ai lavori: se questo atteggiamento fosse stato una costante della formazione biancazzurra, probabilmente oggi ci ritroveremmo a parlare di ben altra classifica; e se questa formazione condita da due prime punte di peso fosse stata schierata in altre giornate, forse avremmo potuto assistere a match più avvincenti e concreti dal punto di vista realizzativo.

 In ogni caso, non ci illudiamo: domenica arriva al Fanuzzi mister Ciullo con il suo Matera “dei miracoli” voglioso di inseguire il sogno playoff. Gli ultimi match giocati in casa non sono stati memorabili: 0-0 contro il Francavilla in Sinni, 0-1 contro il Martina Franca, 1-1 contro l’Altamura.

 Se si vuole inseguire ancora il sogno promozione, non possiamo più sbagliare. Adesso il tecnico Danucci può contare sulla rosa completa, a patto che però gli uomini in campo non siano puntualmente diversi ogni settimana. Fondamentale invece sarà costruire un undici titolare attorno al quale gli altri protagonisti dalla panchina riescano a dare il supporto necessario per vincere le gare rimaste.

 Un’ultima annotazione merita il terreno di gioco: non v’è dubbio che su terreni regolari e ben curati il Brindisi riesca ad esprimersi al meglio, così come accaduto a Casarano, Molfetta e oggi a Ponticelli. Ciò non deve rappresentare un alibi per i punti persi al “Fanuzzi”, ma serve anche ad evidenziare come una squadra tecnica necessiti anche di un degno manto erboso per potersi esprimere al meglio. In questo, speriamo, la primavera ci verrà incontro.

 Non guardiamo la classifica, avanti a testa bassa e …forza BRINDISI!

 LUIGI RUBINO