BRINDISI – Le improvvise ed inaspettate dimissioni del Direttore Generale della ASL brindisina non possono non creare sconcerto e preoccupazione tra i cittadini e, ancor di più, tra quanti hanno incarichi di rappresentanza istituzionale.
Le motivazioni di carattere personale addotte appaiono una mera clausola di stile.
Tanto più che appena qualche ora prima il Dottor ROSETO aveva partecipato ad un incontro con l’Ordine dei medici senza manifestare propositi di abbandono.
Evidentemente alla base della decisione assunta c’è ben altro ed i cittadini hanno il diritto di sapere.
E’ sotto gli occhi di tutti come la sanità brindisina sia oramai allo sfascio.
La stessa dichiarazione dello stato di emergenza presso il Pronto soccorso ne è una prova evidente.
Così come la necessità di spostare medici da altri reparti per garantire le prestazioni di medicina di urgenza.
In questo quadro l’ipotesi formulata dal Sindaco di un nuovo ospedale appare come una mera arma di distrazione di massa.
Prima di pensare a nuove strutture occorre potenziare l’organico del Perrino, davvero ridotto all’osso.
E allora il Sindaco si ricordi di essere la massima autorità sanitaria locale e convochi immediatamente un vertice con il Presidente della Regione, l’Assessore Regionale alla Sanità, il Presidente della Provincia ed il facente funzioni di Direttore Generale della ASL per adottare i provvedimenti conseguenziali.
Non è più tempo di tergiversare.
Anche i brindisini hanno diritto alla salute al pari degli altri cittadini pugliesi.
Il Capogruppo del PRI (Gabriele ANTONINO)