Lo Martire: “Le parole del presidente di Confindustria rappresentano bene il distacco di questa amministrazione dal mondo produttivo”
BRINDISI – «Abbiamo voluto organizzare incontri operativi One to One senza passerelle e politica. Imprenditori e consulenti non hanno il tempo di fare chiacchiere. Ci piacerebbe essere ascoltati di più quando si parla di pianificazione e sviluppo, vedi il caso del Dpp sul quale le associazioni di categoria non sono state ascoltate».
Queste le parole proferite del presidente di Confindustria Brindisi nel corso dell’incontro sulle opportunità derivanti dalle zes sono rappresentative del distacco e della diffidenza verso l’amministrazione comunale da parte del mondo produttivo, di chi lavora e vorrebbe portare ricchezza nel territorio. La politica, sulla scorta delle recenti esperienze, viene considerata una passerella e questo fa male perché si traduce in quello che è l’attuale disaffezione nei confronti dei politici che allontana sempre più i cittadini dalle urne. Corretto allora sarebbe stato che il Presidente avesse fatto nomi e cognomi perché generalizzare non fa altro che intorbidire acque già torbide a discapito di chi la politica la fa realmente nell’interesse dei cittadini. Resta comunque il dato indelebile che questa amministrazione comunale viene percepita come poco competente, poco concreta e poca attenta alle esigenze degli imprenditori che ha operato scelte che si sono rivelate penalizzanti per il mondo produttivo. Vedi l’adesione al predissesto, che sta mostrando tutte le sue conseguenze negative. Così, agli svantaggi competitivi derivanti dalla presenza di un Sin abnorme (della quale ho parlato anche in consiglio comunale), adesso si aggiungerà anche lo svantaggio di non poter applicare, per colpa dell’adesione al predissesto, agevolazioni fiscali in area zes quali l’abolizione di Imu e Tari e l’abbattimento degli oneri concessori. Si tratta dei cosiddetti kit localizzativi ritenuti determinanti dagli addetti ai lavori per rendere i territori maggiormente appetibili agli occhi degli investitori. Ma questa amministrazione comunale ha saputo solo mettere il bastone tra le ruote a chi voleva lavorare e produrre, dimostrando una mancanza assoluta di sensibilità verso la tematica – e forse anche un certo furore ideologico anti-industriale – che si ripercuote sui dati economici di una città sempre più fiaccata. È sicuramente giunto il momento di dare un’altra immagine della politica e dei politici, non entità in contrapposizione ma persone in grado di creare rapporti sinergici tra tutte le anime di una città.
Carmela Lo Martire, consigliera comunale