Conte vuole Fusco sindaco. A destra Marchionna ai dettagli. Al centro l’idea di un candidato giovane
BRINDISI – Febbraio è il mese in cui si definirà il quadro delle coalizioni e dei candidati a sindaco per le elezioni amministrative della prossima primavera. La fazione più vicina alla chiusura del cerchio è il centrodestra. Pino Marchionna, già sindaco di Brindisi negli anni ’90, è l’uomo giusto secondo quasi tutta la coalizione. Le ultime riserve andranno sciolte da Fratelli d’Italia, con il commissario cittadino Cesare Mevoli che avrebbe voluto la candidatura a sindaco di Massimiliano Oggiano, capogruppo di FdI al Comune e alla Provincia. Tuttavia le parole del commissario provinciale Luigi Caroli sembrano mettere la parola fine alla vicenda: «Da parte nostra, la candidatura sul tavolo è legittimamente quella del nostro capogruppo Oggiano, che ha lavorato intensamente per cinque anni. Ritengo però che, come in tutte le situazioni delicate, si debba trovare una sintesi. La scelta del prossimo candidato sindaco sarà effettuata dal tavolo nazionale e regionale perché Brindisi è un capoluogo e rientra in una logica di ripartizione nazionale. Massimo tra dieci giorni verrà fuori la posizione unitaria del centrodestra». Nei prossimi giorni Marchionna dovrebbe incontrare anche il ministro per il Sud, Raffaele Fitto, e quello potrebbe essere l’ultimo snodo prima del placet definitivo.
Nel centrosinistra il quadro, se possibile, è ancora più complesso. Nell’ottica di una ripartizione dei capoluoghi, Giuseppe Conte avrebbe chiesto a Michele Emiliano che il M5S possa indicare il candidato sindaco sia a Foggia che a Brindisi. Ma in ambito nazionale, un vero accordo tra i pentastellati ed i dem non c’è ancora. In tal senso sarà importante l’esito dei congressi territoriali e di quello nazionale del Pd. Sabato, intanto, gli iscritti del Pd brindisino saranno chiamati a votare per le mozioni nazionali e locali. In quella occasione verrà formalizzata la conferma dei segretari provinciale e cittadino, ovvero Francesco Rogoli e Francesco Cannalire. Proprio quest’ultimo spinge per la candidatura a sindaco dell’uscente Riccardo Rossi. Ma davanti ad un accordo sovraordinato tra M5S e Pd, il circolo dem cittadino si potrà solo limitare a recepire la decisione dall’alto. E il nome più caldo sembra quello dell’avvocato Roberto Fusco, vicino a Giuseppe Conte e nominato nel 2020 – sotto il suo governo – come componente del cda della Banca Popolare di Bari.
La competizione elettorale sarà infine arricchita dalla partecipazione indipendente del Terzo polo, che sarà composto da Azione/Italia Viva, dal Partito Repubblicano, da Senso civico, da Progetto Brindisi e da Brindisi a colori. La speranza del coordinatore regionale di Azione, Fabiano Amati, è quella di poter catalizzare scontenti da destra e da sinistra. A giorni verranno presentate linee programmatiche e formazioni politiche partecipanti. Il candidato sindaco verrà individuato entro il mese di febbraio. La volontà sarebbe quella di trovare un profilo giovane, così da porsi come alternativi rispetto ai nomi di lunga esperienza che proporranno centrosinistra e centrodestra.