Da Marchionna no comment. Mevoli nega l’intesa: “Stimo Pino ma per FdI il nome resta quello di Oggiano. Ho la fiducia dei vertici”
BRINDISI – Pino Marchionna al momento non vuole commentare la notizia della sua possibile candidatura a sindaco per il centrodestra.
Il commissario cittadino di FdI, Cesare Mevoli, è invece un fiume in piena e nega che si sia trovata una intesa sul nome di Marchionna .
“In riferimento – dichiara Mevoli – alle indiscrezioni di stampa che vorrebbero il centrodestra in procinto di ufficializzare la candidatura a sindaco del dottor Giuseppe Marchionna, mi preme precisare che nulla quaestio sulla figura di Pino, professionista stimato, figura rispettabilissima, oltre che amico di vecchia data del quale ricordo piacevoli e dotte conversazioni a tavola spazianti a 360 gradi. Di Pino ricordo alcuni flash relativi a 20 anni fa e la ottima immagine che da sindaco seppe dare della città, intervenendo praticamente quotidianamente con competenza e stile davanti alle emittenti di tutto il continente in occasione della fuga di migliaia di albanesi dalla dittatura ed il loro approdo in massa a Brindisi. Così come ricordo le sue esperienze dirette ed indirette sia nell’amministrazione Mennitti con i socialisti di Stefania Craxi che a sinistra in seguito. Nulla da dire quindi sulla persona e sul politico. Ciò premesso, voglio precisare che il tavolo dei coordinatori cittadini del centrodestra, incontratosi recentemente, non si è assolutamente avventurato su nomi da proporre né tantomeno da discutere, ma esclusivamente sulla volontà di procedere uniti e compatti nel tentativo di riconquistare Palazzo di Città, anche eventualmente allargando i confini della coalizione a quanti in buona fede si dichiarino alternativi al centrodestra. Fratelli d’Italia nei prossimi giorni si riunirà alla presenza dei vertici provinciali e regionali del partito per discutere sul nome da proporre ed offrire alla coalizione. Ad oggi l’unica disponibilità interna al partito resta quella del capogruppo al Comune e alla Provincia, Massimiliano Oggiano”.
Il discorso poi scivola sulla lotta fratricida interna a FdI: “Quanto alle voci di spaccature interne a FdI, non mi risulta che vi siano motivi di natura politica alla base delle stesse, ma piuttosto che si tratti di questioni prrsonali, delle quali non mi curo e non mi preoccupo. In passato Alleanza Nazionale, pur impegnata al governo della nazione, difficilmente superò percentuali elettorali del 12/15%, eppure in città arrivò a contare ben 7 circoli. Anche in quell’occasione le frizioni non sono mai mancate. FdI, in provincia e nel capoluogo, ha raggiunto ottimi risultati col tesseramento appena chiuso (si contano quasi 500 tesserati su Brindisi), e va da sé che a fronte di grandi numeri non si possa essere simpatici a tutti. Ma mi preoccuperò delle frizioni quando rivestiranno carattere politico. Ho sempre saputo di dover tenere ben separate le questioni politiche da quelle personali. Sono componente dell’Assemblea Nazionale, Coordinatore Regionale del Dipartimento Sicurezza Legalità e Immigrazione, siedo nel Coordinamento Provinciale ed in ultimo mi è stato affidato il ruolo di Commissario Cittadino. Godo della piena fiducia dei vertici provinciali regionali e nazionali del partito, e tanto mi basta. Il mio unico sforzo ad oggi è rivolto al miglior risultato possibile per FdI e per il centrodestra alle prossime amministrative”.
Poi Mevoli torna a rilanciare il nome di Oggiano. Ma non solo: riprende anche l’idea di qualche tempo fa di dialogare con “Brindisi al centro”, che però – almeno per la parte costituta da Pri, Senso Civico e Brindisi A Colori – è mentalizzata sulla costruzione di una coalizione di centro assieme al Terzo Polo. “Sono – sottolinea Mevoli – un uomo di parola e di partito: ho preso un impegno con Massimiliano Oggiano nel sostenere la sua disponibilità a candidarsi e ho preso un impegno con gli amici di Brindisi al centro nel sostenere la loro volontà di esserci accanto alle prossime amministrative. Ebbene, intendo continuare a sostenere entrambe le cose sin dove mi sarà consentito farlo. Ma sono uomo di partito e so che vi sono ruoli che non devono mai sovrapporsi, e in quanto rispettoso degli stessi, so che le mie convinzioni devono sempre fare il paio con quelle degli altri e che in presenza di ordini superiori, arriva il momento in cui ci si deve fermare. Ad oggi la discussione sul tavolo cittadino deve ancora iniziare, pertanto vedo solo illazioni di stampa e un gran vociare”.