BRINDISI – Siamo di fronte a una lunga telenovela. Il Pd ha per l’ennesima volta sconfessato tutti i proclami e le invettive nei confronti dell’assessore Borri, con il quale ha avuto scontri durissimi sul Dpp e su una visione distorta e non condivisa con la maggioranza. Assistiamo ad una inversione di marcia improvvisa e di cui non ci meravigliamo, visto che in giunta anche gli assessori del Pd hanno approvato la delibera e quindi condiviso politicamente un documento che, tra l’altro, è diventato anacronistico e che non è in linea con i sentimenti che lo stesso Pd aveva espresso. Oltre a non fare, come ho sempre ribadito, gli interessi della città, questo documento soddisfa solo gli egoismi ecologisti di una nicchia e disincentiva la crescita. Invece di lasciare in mano alla prossima amministrazione l’onere di portare a casa questo documento, tentano, per mero calcolo politico, di fare quello che non sono riusciti a fare fino ad oggi. La pianificazione nel Dpp appartiene ad un altro pianeta e non ha nulla a che fare con Brindisi. È lontanissima da un’idea di sviluppo armonico del territorio. L’amministrazione vuole mascherare il fallimento di non essere riusciti ad adottare il Piano regolatore. E di tutto questo il Pd è il principale artefice. Il sindaco si adoperi, intanto, a introdurre nel Piano urbanistico generale tutte le necessarie regole finalizzate alla tutela dei terreni agricoli nel loro complesso evitando discutibili disparità di trattamento.
Nota Massimiliano Oggiano, capogruppo FdI