Prp, Serra: “Mi piacerebbe che per una volta qualche consigliere del Pd argomentasse il suo voto sdraiato sui voleri del sindaco e dell’ufficio Urbanistica”
BRINDISI – Quando si parla dei mali della nostra città, spesso si cita la mancanza di un Piano Regolatore Portuale all’altezza delle nostre ambizioni.
A questo grande assente abbiamo imputato i problemi che ha avuto ogni opera che si è tentato di fare in area portuale.
La presentazione di tale importante elaborato da parte dell’Autorità di sistema Portuale, pertanto, non pùò che essere considerata una svolta per il futuro della Città, e la sua discussione in Consiglio Comunale dovrebbe rappresentare una seria occasione di riflessione e dibattito.
Purtroppo mi pare che oggi, nella sala del Consiglio comunale, la discussione sul Piano Regolatore Portuale sarà occasionale e non rilevante.
Mi sembra, infatti, che il parere che i consiglieri andranno a votare, tra l’altro esorbitante le loro competenze, avrà la sola funzione di mettere sulla difensiva chi dovrà definitivamente sdoganare l’importante documento.
Nulla di nuovo rispetto all’agire di questa amministrazione, composta da consiglieri animati da mero spirito di autoconservazione e sopravvivenza più che da sete di sapere (e di bene comune). Mi piacerebbe essere smentito da qualche consigliere di maggioranza, magari del Pd, che intervenendo nel Consiglio odierno potrebbe argomentare in maniera articolata, per una volta, le ragioni del proprio voto sdraiato sui voleri del sindaco, della dirigente all’Urbanistica e dell’assessore Borri. Ma temo resterò ancora una volta deluso. E con me i cittadini che vorrebbero una città normale dedita allo sviluppo.
Accadrà allora che i consiglieri, senza averne consapevolezza, saranno portati a votare l’avvio di importanti varianti al vigente PUG della Città, e lo faranno abbracciando acriticamente gli indirizzi della struttura burocratica (l’operazione non sorprende: l’incapacità di fare sintensi sul DPP ha smascherato una divisione insormontabile tra le anime di questa maggioranza sulla pianificazione del territorio).
È facile portare alla luce tale operazione: con il parere di cui alla delibera 148 si chiede lo stralcio dal Piano Regolatore Portuale delle zone di interazione città-porto (individuate dalla stessa amministrazione), con le delibere 146 e 147 si avviano le varianti urbanistiche di comperenza comunale su tali aree (cosa altro può significare una delibera che adotta gli elaborati di pianificazione redatti dall’ufficio urbanistica costituiti da relazione, norme tecniche di attuazione e planimetrie?).
Il tutto, senza che tali importanti delibere abbiano avuto il giusto, lungo e ragionato passaggio in commissione urbanistica e senza che sulla destinazione urbanistica di importanti aree di territorio di competenza comunale si sia aperto un dibattito consapevole in città.
Ancora una volta i consiglieri comunali vengono umiliati e trattati come strumenti inconsapevoli di visioni politiche che non gli appartengono.
Solo un rigurgito di amor proprio lascerebbe che, in questo consiglio, l’indirizzo politico sulla pianificazione delle aree di spettanza del Comune se lo votasse chi ne è l’espressione, ovvero il sindaco e gli uffici, visto che le aree di interazione città-porto possono essere pianificate a PRP approvato e vigente.
Gianluca Serra