Home Politica Amati e Mennea (Pd): “Sul programma di rilancio amministrativo ancora nulla e sul fine vita sabotaggio anche per pareri tecnici”
Amati e Mennea (Pd): “Sul programma di rilancio amministrativo ancora nulla e sul fine vita sabotaggio anche per pareri tecnici”
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Amati e Mennea (Pd): “Sul programma di rilancio amministrativo ancora nulla e sul fine vita sabotaggio anche per pareri tecnici”

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“Sui punti di merito sollevati nelle scorse settimane per il miglioramento dell’azione amministrativa, nessuna notizia è giunta dal presidente Emiliano per l’incontro con il gruppo PD.

E su uno di questi punti, il fine vita, c’è anche il sabotaggio con il mancato deposito dei pareri tecnici: oltre un mese per un copia-incolla, considerato che il testo presentato è lo stesso bocciato lo scorso 4 ottobre. Non riusciamo proprio a capire quale piacere si prova a schivare gli appuntamenti convocati per occuparsi delle persone.

Faremo di tutto per far tornare al suo ruolo di governo una maggioranza passata all’opposizione di se stessa, con continue giravolte come quella sull’autonomia differenziata, su cui la nostra opinione era ed è contraria.”

Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati e Ruggiero Mennea.

“Il dopo elezioni politiche ha reso evidente la profonda distinzione nel PD tra i procacciatori seriali di seggi e il gruppo consiliare impegnato in quotidiane battaglie di merito per migliorare la vita dei pugliesi.

In questo senso, avevamo salutato positivamente tutte le iniziative di chiarimento e ripartenza, anche se rappresentate con il linguaggio vagamente minatorio del dentro-o-fuori. Avevamo quindi presentato 10 punti, poi diventati 14, su cui però non c’è stato alcun confronto né riscontro, ad eccezione di quello sull’Arpal, portato in porto dal gruppo consigliare superando tutti i tentativi di annacquarlo da parte degli uomini dal Presidente Emiliano.

Per questi motivi ribadiamo la nostra richiesta di confronto sui 13 punti programmatici rimanenti, con valore di messa in mora politica.

Ricordiamoli.

Primo punto: l’impegno immediato ad approvare la proposta di legge sulle liste d’attesa, con la previsione della sospensione dell’attività a pagamento qualora i tempi d’attesa siano disallineati con quelli dell’attività istituzionale. Lo prevede la legge statale e nella scorsa legislatura la stessa proposta fu purtroppo sabotata, con la complicità del presidente Emiliano.

Secondo punto: la difesa del Piano casa – attaccato con obiezioni ministeriali abnormi e infondate – da parte del presidente Emiliano e dell’intera Giunta, tanto con iniziative politiche quanto con la resistenza in giudizio, poiché non è pensabile che un argomento così importante sia tutto sulle spalle dei consiglieri, senza nemmeno una parola di conforto da parte della Giunta o con testi che se approvati – come quello dell’assessore – avrebbero sancito solo la morte del Piano casa.

Terzo punto: la legge sul fine-vita, contenuto nei programmi del PD e nel programma elettorale di tutti i partiti. Sì, di tutti: rispettare le sentenze della Corte costituzionale dovrebbe essere, infatti, un punto programmatico obbligatorio per ogni forza politica.

Quarto punto: l’esecuzione reale delle leggi sugli screening per tumori al seno e al colon, considerato che sinora poche parti di quelle leggi sono state eseguite e ciò ha il significato, purtroppo, numerose diagnosi tardive.

Quinto punto: l’interruzione dei contributi ai carrozzoni dei Consorzi di bonifica, che prendono sia dal bilancio della Regione che da tributi diretti, ossia dalle tasche dei cittadini.

Sesto punto: la riforma della legge urbanistica per semplificare il procedimento di approvazione dei Pug, eliminando la fase di mera duplicazione del Documento programmatico preliminare, così da poter dotare i comuni di moderni strumenti urbanistici adeguati al Piano paesaggistico.

Settimo punto: il sostegno convinto della Regione a tutti gli investimenti sulle rinnovabili, tra cui gli impianti eolici offshore, per mettersi finalmente dalla parte dello sviluppo, della sicurezza ambientale e della pace.

Ottavo punto: la candidatura della Regione, senza nascondersi, all’ospitalità di impianti di rigassificazione offshore, e il parere positivo al raddoppio del gasdotto Tap e realizzazione del gasdotto Poseidon. E tutto questo anche usando le compensazioni territoriali per ridurre il costo delle bollette.

Nono punto: eliminare da ogni angolo della Puglia le discariche, nocive per l’ambiente e la salute dei cittadini, sostituendole con la raccolta differenziata e la destinazione della parte non recuperabile alla termovalorizzazione o ad altre tecnologie più avanzate.

Decimo punto: approvazione della proposta di legge per un nuovo modello di organizzazione e controllo nelle attività della Regione, per fronteggiare la corruzione.

Undicesimo punto: riordino dei GAL.

Dodicesimo punto: attuazione della legge contro lo spreco alimentare e farmaceutico. Tredicesimo punto: ampliamento dell’Ospedale di Barletta.”