Pulizie condominiali: la ripartizione delle spese
Il tema delle pulizie condominiali è da sempre motivo di litigio e di dibattito in ogni assemblea condominiale.
Comprendere come ripartire in modo equo le varie spese comuni tra i condomini, non è semplice. E infatti sono numerosi i casi che la giurisprudenza ha dovuto affrontare. Per questo motivo diverse norme del Codice Civile disciplinano la materia.
Le norme contenute nel Codice Civile per disciplinare la ripartizione delle spese condominiali sono:
• art. 1117 c.c.: disciplina che le scale interne e quelle esterne, comprese quelle al piano terra con accesso alla strada, sono di proprietà dei condomini e in quanto tali è compito di tutti gli inquilini contribuire alla sua pulizia e manutenzione. Tali spese devono essere ripartite e sostenute tra ciascuno dei condomini nelle modalità disciplinate. Tra i condomini vengono inclusi, oltre agli inquilini, anche i proprietari di negozi, garage, laboratori, studi privati, etc.;
• art. 1123 c.c.: sancisce che le spese debbano essere ripartite secondo l’utilizzo del bene. La spesa verrà dunque regolata sulla base del piano in cui il condomino risiede (il condomino che abita al primo piano pagherà meno di chi vive al quarto);
• art. 1130 c.c.: il ruolo dell’amministratore, è quello di inserire l’argomento all’ordine del giorno, al fine di regolare eventuali litigi e inadempienze;
• art. 1136 c.c.: nel secondo e terzo comma viene disciplinata la modalità di votazione della delibera relativa alle pulizie condominiali. Tale votazione prevede due momenti: nella prima convocazione viene richiesta la metà più una dei voti favorevoli; nella seconda convocazione è sufficiente il voto di un terzo dei partecipanti;
• art. 1134 c.c.: disciplina che la manutenzione e la pulizia delle scale deve essere ripartita per metà in virtù del valore dei singoli piani, per l’altra proporzionalmente all’altezza di ciascun piano dal suolo.
Il potere decisionale degli inquilini viene pertanto espresso mediante la loro partecipazione all’assemblea e al conseguente voto sull’argomento. (Fonte)
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