Quarta: “Disastro rifiuti e Tari: con commissari differenziata al 57%, poi sono arrivati gli ambientalisti ed è crollata. Brindisi lontana dagli altri capoluoghi”
BRINDISI – Quante volte questa Amministrazione ha esclamato: “È colpa degli altri!”. Gli altri, però, e nello specifico la precedente gestione commissariale, avevano lasciato a Rossi una città più pulita e con una percentuale di differenziata del 57%. Adesso è scesa al 40%. E intanto la Tari sale… Un dato sconfortante, che non può essere spiegato con la scusa che mancano i vigili urbani. Manca ben altro! A Lecce, ad esempio, dove la differenziata si attesta al 67%, i risultati sono stati ottenuti grazie ad una serie di accorgimenti quali l’incrocio di banche dati Tari, Monteco, Anagrafe; l’analisi dei sacchetti abbandonati; gli accertamenti porta a porta nelle zone più colpite dagli abbandoni. Operazioni che non hanno visto impegnati solo i vigili quanto piuttosto gli uffici Tributi e Ambiente, che hanno consentito anche il recupero dell’evasione fiscale Tari, scovando centinaia di evasori totali. A Brindisi invece l’Amministrazione si vanta di aver abbattuto il debito attraverso tagli sul personale che stanno determinando il collasso della città. E che l’anomalia sia rappresentata dall’incapacità dell’Amministrazione Rossi viene confermato, oltre che dai casi citati del periodo commissariale e del Comune di Lecce, anche dalle percentuali degli altri capoluoghi pugliesi simili a Brindisi. A Trani, ad esempio, la percentuale di differenziata è del 75%, a Barletta è del 68%, ad Andria del 61%. A Brindisi era arrivata al 57%: poi sono arrivati gli ambientalisti…
Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia Brindisi