BRINDISI – La Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha presentato questa mattina la Stagione 2019-20. All’incontro, che si è svolto nella sala Università di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi, hanno partecipato il sindaco, Riccardo Rossi, il presidente della Fondazione, Katiuscia Di Rocco, e il direttore artistico del Teatro Verdi, Carmelo Grassi.
«Mi piace sottolineare la varietà della proposta complessiva – ha esordito il presidente Katiuscia Di Rocco – come anche la qualità dei singoli spettacoli. C’è poesia, poi arte, comicità, cinema, ci sono il Sud e un pezzo di storia della letteratura, infine i colori del musical. Un viaggio ben calibrato nella scena, nella visione e nell’immaginario attraverso le migliori produzioni del panorama nazionale e sono convinta che la comunità saprà viverlo appieno attingendo a quella profondità e anche quella leggerezza che il teatro sa rappresentare».
«Il Teatro è sempre più nelle abitudini della comunità – ha continuato il sindaco Riccardo Rossi – e i dati di affluenza alla scorsa stagione lo confermano. Il Teatro non è avulso dalla vita della comunità ma ne è sempre più parte integrante, un dato che ritengo non casuale bensì legato a un percorso di crescita costruito nel corso degli anni. Merito delle scelte del direttore artistico e del lavoro instancabile dello staff. Dico sempre che le amministrazioni passano ma le cose belle restano. Il ruolo della Fondazione si evolve ed il rapporto con il Comune è ormai simbiotico».
«Brindisi si riscatta – ha sottolineato Carmelo Grassi – grazie ai risultati riportati in termini di gradimento della proposta, a fronte degli scarsi finanziamenti che investono il territorio provinciale. Resta il valore aggiunto del lavoro che si riesce a fare. Il grazie più sentito è per il nostro pubblico che ci segue e ci dà fiducia, e vi assicuro che non è un fatto scontato. La stagione che presentiamo è pensata per intercettare la passione per il teatro, per questo non abbiamo trascurato alcun genere e linguaggio».
«Siamo vicini alla vita del Teatro – ha aggiunto Angelo Di Giovine, responsabile relazioni esterne dell’Enel – perché il percorso di apertura alla città compiuto in questi anni dalla Fondazione è senza dubbio apprezzabile e offre un valore in termini di crescita e di partecipazione. La cultura è un prodotto sociale che i brindisini stanno apprezzando e abbracciando con entusiasmo».
«Il teatro è soprattutto emozione e condivisione – ha concluso Valentina Marolo, responsabile di gestione della Fondazione, che ha presentato il calendario della prossima campagna abbonamenti – e le emozioni sono importanti perché ci fanno sentire vivi, attivi e protagonisti. Alle emozioni è dedicato lo slogan della stagione “Magiche trasformazioni del mondo”, perché da esse si parte spesso per aver voglia di nuove visioni e nuovi possibili immaginari».
I vecchi abbonati alla formula completa possono effettuare il rinnovo presso gli uffici della Fondazione (foyer teatro) dal 17 al 28 giugno e in botteghino dal 3 al 6 settembre. Gli abbonamenti completi saranno a disposizione di tutti dall’11 settembre. I vecchi abbonati alle formule parziali avranno prelazione il 23 e 24 settembre, mentre le nuove sottoscrizioni parziali saranno disponibili a partire dal 25 settembre. Infine, dal 30 settembre spazio ai biglietti del primo spettacolo, con Luca Argentero (fuori abbonamento il 20 ottobre), e dal 21 ottobre per tutti gli altri titoli in cartellone. Quest’anno i titoli degli abbonamenti si ispirano a celebri opere di Van Gogh, cui è dedicato uno spettacolo: «Notte stellata» (abbonamento completo), «I Girasoli» e «Iris» (abbonamenti parziali).
Un dialogo serrato tra tradizione e innovazione, drammaturgia classica e contemporanea. Apertura ai confronti con la letteratura, il cinema e gli altri linguaggi dell’arte e della scena. Spazio ai volti più noti del palcoscenico e dello schermo, ma anche agli attori e registi delle ultime generazioni. Tutto questo e molto altro è la nuova stagione del Teatro Verdi, giunta alla tredicesima edizione firmata dalla Fondazione.
L’inaugurazione della stagione il 20 ottobre è con «È questa la vita che sognavo da bambino?», protagonista uno degli attori di cinema più amati, Luca Argentero, che presenta uno spettacolo dedicato alla storia di tre grandi sportivi come “Luisin” Malabrocca, “l’inventore” della maglia nera al Giro d’Italia, Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide scoprì che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso, Alberto Tomba, il campione olimpico capace di fermare il festival di Sanremo. Tre storie completamente diverse, quelle di tre ineguagliabili sportivi italiani. Il titolo è fuori abbonamento.
«L’attimo fuggente», il film di Peter Weir che segnò una generazione con Robin Williams nei panni dell’illuminato professor Keating, arriva al Verdi il 15 novembre con protagonista Ettore Bassi. Dopo una trattativa durata oltre un anno, la «STM – Scuola del Teatro Musicale di Novara», ha infatti acquisito i diritti per la rappresentazione in esclusiva per l’Italia. L’adattamento teatrale è firmato da Tom Schulman, Premio Oscar per la sceneggiatura del film; lo spettacolo vede la regia di Marco Iacomelli, già regista dei premiati «Next to Normal» e «Green Day’s American Idiot».
Dopo il grande successo di «Delitto|Castigo», il 10 dicembre Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio interpretano un altro capolavoro della letteratura, l’ultimo grande romanzo gotico: «Dracula» di Bram Stoker è prima di tutto un viaggio notturno verso l’ignoto che fin dalla sua preparazione si presenta avvolto nel mistero perché oscura è la destinazione.
Il fascino e la magia della danza aerea, insieme a parole, musica e teatro, sono protagonisti il 19 dicembre con «L’isola magica. Shakespeare in dream», spettacolo della coreografa e danzatrice Elisa Barucchieri. Il Grande Bardo si affida ai personaggi magici delle sue opere e comprende che il non concreto è guida per ogni essere umano: aiuta a indagare il mistero della vita ed è punto di riferimento, preghiera, supplica, scaramanzia per i momenti del vivere quotidiano e per quelli di straordinaria emozione.
Interpretato da Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo, il 3 gennaio va in scena l’adattamento teatrale di uno dei film cult di Luciano De Crescenzo: «Così parlò Bellavista», un capolavoro che da venticinque anni rivive lo stesso entusiasmo tra nuove e vecchie generazioni. La commedia è un omaggio scritto da Geppy Gleijeses e Alessandro Siani in occasione del novantesimo compleanno del filosofo, scrittore, attore e regista napoletano. Un affresco corale che non dimentica Riccardo Pazzaglia, lo storico coautore del film.
Gianfranco Jannuzzo è protagonista il 10 gennaio di un classico del teatro pirandelliano, «Il berretto a sonagli», per la regia di Francesco Bellomo. L’attore girgentino interpreta il ruolo di Ciampa, uomo tradito che deve proteggere il suo nome e quella della famiglia. Tradimento, onore, paradossi e cinismo in quest’opera ambientata nella Sicilia del Dopoguerra in cui le vicende ruotano attorno alla dialettica tra realtà e apparenza, e dove dire la verità può costare caro.
Il 23 gennaio va in scena «La menzogna», con Serena Autieri e Paolo Calabresi, un’apparente vita di coppia fondata sulla serenità. Dietro ogni parola c’è il testo del commediografo parigino Florian Zeller, abituato a scandagliare l’amore mettendolo a nudo anche con le sue scomodità. La regia è di Piero Maccarinelli, che definisce il testo «un vaudeville contemporaneo in cui Zeller prova la sua abilità con infinite varianti sul tema del desiderio, del tradimento, della verità e della menzogna».
«#PiùShakespearePerTutti» è il titolo dello spettacolo che Antonio Stornaiolo e Vito Signorile portano in scena il 3 febbraio. Una lezione-conversazione improntata sul coinvolgimento degli spettatori, che sin dall’inizio prendono parte alla storia, rispondono a test, inviano messaggi in diretta. Al centro del gioco teatrale, come nella migliore tradizione dell’improvvisazione scenica del teatro elisabettiano di William Shakespeare, i temi della diversità, dell’accoglienza e della condivisione di luoghi e territori.
La stagione prosegue l’11 febbraio con Geppi Cucciari, interprete di «Perfetta», uno spettacolo scritto e diretto da Mattia Torre con musiche originali di Paolo Fresu. Il monologo racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. La radiografia sociale, emotiva e fisica di ventotto comici e disperati giorni della vita di una donna, con tutta la frizzante verve di Geppi.
Genio o follia, realtà o finzione, questa la chiave di lettura di «Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco», in programma al Verdi il 17 febbraio, con Alessandro Preziosi nel ruolo del pittore olandese, alle prese con un dialogo disperato con il fratello Theo (Massimo Nicolini) nel quale alterna a momenti di lucidità vere e proprie allucinazioni che lo fanno sprofondare in uno stato di totale assenza e incertezza.
«La rottamazione di un italiano perbene» è il titolo del nuovo spettacolo di Carlo Buccirosso, al Verdi il 3 marzo. L’attore napoletano, anche regista e in scena con Rosalia Porcaro, interpreta con la sua amara ironia Alberto Pisapia, un malinconico ristoratore che gestisce un ristorante di periferia sull’orlo del fallimento.
Enzo Decaro è protagonista il 12 marzo di «Non è vero ma ci credo», celeberrima commedia di Peppino De Filippo, gioco semiserio e divertentissimo costruito nel 1942 e che il regista Leo Muscato trasporta negli anni Ottanta, in una Napoli un po’ tragicomica e surreale e votata al mito di Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo rispetta i canoni della tradizione del teatro napoletano sebbene alla storia sia dato un sapore più contemporaneo.
A vent’anni dalla prima edizione del Musical di Broadway, approda a Brindisi il 17 e 18 marzo (seconda replica fuori abbonamento) una riedizione totalmente rinnovata di «The Full Monty», a firma di Massimo Romeo Piparo. Protagonisti i campioni di incasso di «Mamma Mia!» Paolo Conticini e Luca Ward che daranno “corpo” e anima ai disoccupati più intraprendenti della storia del musical. Un altro imperdibile successo prodotto dalla «Peeparrow Entertainment» che farà divertire e appassionare con una colonna sonora travolgente, tante risate e una bellissima storia di riscatto sociale.
Molly, Sam e la travolgente sensitiva Oda Mae Brown sono i protagonisti di un’appassionante storia d’amore ancora capace di far sognare. Titolo di coda della stagione, il 6 aprile approda «Ghost – il Musical», fedele trasposizione del cult-movie del 1990 con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg. Romanticismo, thriller e commedia sulle note dell’intramontabile colonna sonora sublimata da «Unchained Melody» dei «The Righteous Brothers». La regia della versione italiana è di Federico Bellone.
Ma la stagione 2019-20 ha già il suo primo fuoriprogramma. Il 4 dicembre 2019 si compie il viaggio artistico di Alessandro Siani, per la prima volta al Verdi, con lo spettacolo «Felicità tour». Nel monologo, organizzato da «Aurora Eventi» (agli abbonati sarà data prelazione per l’acquisto del biglietto), l’attore napoletano percorre le tappe cinematografiche della sua carriera, accompagnato dal maestro e compositore Umberto Scipione, da «Benvenuti al Sud» passando per «Il principe abusivo», «Si accettano miracoli» fino a «Mister Felicità».
Ufficio stampa Fondazione Teatro Verdi