Su Edison Lega e Idea prendono le distanze da Fi: “Qualcuno ci spieghi quale è l’interesse pubblico di questo investimento”
BRINDISI – Partiamo da un assunto che siamo favorevoli a tutte le iniziative private che portano sul territorio, professionalita’, ricchezza, occupazione, competitività, minimo rischio ambientale e di incidenti rilevanti.
Un assioma semplice che prevede trasparenza ed interessi del territorio prima di tutto.
Il dibattito che si e’ aperto in citta’ su chi e’ favorevole e chi e’ contrario sulla costruzione dell’impianto GNL della EDISON, dimostra come sia normale avere sui grandi temi che investono il futuro di Brindisi posizioni diverse pur essendo dello stesso schieramento politico.
Non ci scandalizza, in un franco dibattito di confronto puo’ rappresentare un momento alto di democrazia.
Noi siamo mortificati invece per il ruolo ininfluente che il Consiglio Comunale continua ad avere in questa citta’ sulle decisioni del suo futuro.
Abbiamo presentato sulla vicenda Edison un o.d.g., regolarmente approvato dal Consiglio Comunale, al cui interno c’erano e ci sono tanti spunti di riflessione, tante soluzioni, ma soprattutto aperture di credito per discutere in maniera chiara e trasparente con l’Azienda che intendeva fare l’investimento a BRINDISI.
Niente di tutto cio’ e’ stato fatto, probabilmente i chiarimenti, le domande, i livelli occupazionali, il coinvolgimento dell’imprenditoria locale, e la ricaduta trentennale per i brindisini, probabilmente ha riguardato tavoli regionali, oppure incontri ‘riservati’.
Vogliamo che qualcuno ci spieghi quale e’ l’interesse pubblico di questo investimento.
Lasciamo stare i porti core, la calamita di nuovi traffici navali, lo sforzo di qualcuno di far passare un business per pochi come un vantaggio per molti, l’inizio di una nuova transizione energetica e tutte le chiacchere sentite sino ad oggi.
Il concetto e’ matematico e finanziario, i privati investono 100 milioni di euro che ammortizzano in 3/4 anni come previsione, su una concessione trentennale, il risultato e’ che per 26/27 anni il privato si porta a casa qualcosa come quasi tre miliardi di euro di fatturato.
Di tutto questo denaro il vantaggio per la citta’ sara’, forse, 150 maestranze che lavoreranno per 3 anni poi tutti a casa, 7/8 tra tecnici e impiegati e qualche agenzia che si occuperà delle 45 navi previste l’anno, l’altro business dovrebbe essere quello di due chiatte che per due volte al mese forse si recheranno a Bari per rifornire qualche nave, oltre ai denari che incasserà l’autorità portuale per l’utilizzo dell’area da parte di Edison, che ci pare sia di centinaia di migliaia di euro, come previsto per legge. Una miseria o elemosina per la città.
Il vero core business invece, sara’ l’autotrazione su gomma con una movimentazione in quell’area di centinaia di camion al giorno, pronti a rifornire i tanti distributori che sorgeranno da Roma in giù, in quanto da Roma in su’ ci penserà l’impianto di Ravenna.
Gli autotrasportatori saranno di Brindisi? Noi siamo sicuri che verranno da tutta Italia, per quelli brindisini nessuna tutela, vantaggio o formazione per diversificare le proprie attività, magari garantendogli un contratto/appalto per permettergli gli investimenti sui mezzi costosi ma necessari.
Chi doveva avere l’autorevolezza di costringere l’investitori a sedersi intorno ad un tavolo per ragionare intorno a quei tre miliardi di fatturato che dovevano e devono avere un ritorno pari alla stessa durata della concessione cioè 30 anni, per la citta’, per l’occupazione, per l’imprese, non lo ha fatto.
Ora avremo briciole, ritorni insignificanti, mentre in citta’ il P.I.L diminuisce, la disoccupazione giovanile cresce, le aziende chiudono e chi viene da fuori si arricchisce.
Continueranno le discussioni ed i dibattiti su chi e’ favorevole all’investimento, che continuerà a parlare di meraviglie e di eccezionalità’, chi e’ contrario invece, riterrà giusto continuare le sue battaglie ideologiche in sedi esterne alla politica, che non condividiamo, mentre in citta’ e’ in atto un processo irreversibile di desertificazione giovanile , di aumento della povertà e di fughe di cervelli.
Claudio NICCOLI Segr. Idea Per BRINDISI
Luciano LOIACONO Capogruppo Consiliare Comune di Brindisi – Idea per Brindisi
Cosimo DEMICHELE Segr. Cittadino LEGA
Ercole SAPONARO Capogruppo Consiliare Comune Brindisi -Lega