BRINDISI – Quale sviluppo per la litoranea nord di Brindisi? Se lo chiedono un po’ tutti in città. Da oggi, però, c’è qualche certezza in più. L’onorevole Mauro D’Attis, infatti, in occasione della presentazione del mondiale di motonautica ha annunciato che entro fine mese il ministro per il Sud Mara Carfagna firmerà il Contratto istituzionale di sviluppo attraverso cui giungeranno nei 22 Comuni rivieraschi delle province di Brindisi e Lecce circa 200 milioni di euro per interventi di riqualificazione e rilancio delle litoranee. «Entro la fine di giugno – ha affermato D’Attis – verrà firmato il Cis e presumibilmente ciò avverrà proprio a Brindisi alla presenza del ministro Carfagna. Appena arrivato al governo mi sono attivato per riprendere un’iniziativa che è stata da subito fortemente sostenuta dal ministro. Ho letto in questi mesi interventi di gente che fa opinione e rispondo che sui nostri territori porteremo soldi veri. Le opinioni le lascio a loro, noi facciamo i fatti. Il Cis sarà una dimostrazione di serietà dell’azione politica che servirà per dare ulteriore impulso al rilancio delle potenzialità della nostra costa. È ovvio che gli interventi previsti servono per favorire investimenti economici che poi generano posti di lavoro. Gli interventi della protezione della costa devono dunque favorire investimenti nel campo turistico».
A proposito di questo, è nota la dicotomia tra la maggioranza (che non intende aprire a nuovi insediamenti sulla costa) e l’opposizione (che invece spinge per un litorale pieno di strutture turistico-ricettive). A tal fine, il capogruppo di FdI, Massimiliano Oggiano, è al lavoro per riannodare i rapporti con il prof. Giorgio Goggi, già a capo dell’ufficio del Piano ai tempi dell’amministrazione Mennitti, con la quale traguardò l’approvazione del Dpp e predispose lo strutturale: «Con il prof. Goggi – ammette Oggiano – stiamo costruendo un percorso. Lui probabilmente vincerà la causa con il Comune perché il ctu gli dà pienamente ragione. Verificheremo la possibilità di riportarlo a Brindisi perché ad oggi è l’unico che può garantire la definizione del Pug in tempi ragionevoli». Non sfugge, però, che il contenzioso con il Comune nacque proprio dalla brusca interruzione del rapporto lavorativo con l’amministrazione Consales, di cui era assessore proprio Lino Luperti, ora nella stessa coalizione di Oggiano. E l’oggetto del contendere fu proprio la contrarietà di Goggi a prevedere grandi aree edificabili sulla costa: «La politica – spiega l’esponente di FdI – è fatta di evoluzioni: in quel momento si assunsero determinate posizioni ma sono convinto che questa volta si condividerebbe una strada funzionale a dotare la città di uno strumento atteso da anni. Goggi non è un talebano: ho visto il suo strutturale e prevedeva ad esempio che il problema di Acque Chiare venisse risolto attraverso un nuovo Pug, cambiando la destinazione d’uso da turistico-ricettiva a residenziale. E rispetto alle nuove aree dove insediare strutture ricettive, come sostenuto già in quel periodo, è evidente che non si potrà tracciare una linea oltre la quale consentire la cementificazione. Va fatta una valutazione: le strutture ricettive andranno realizzate dove c’è la disponibilità alla balneazione. Si torna all’idea dell’individuazione delle aree a macchia di leopardo, insomma. Se dovessimo governare, porteremmo a termine questa idea con Goggi».
Nel frattempo è nato anche un comitato per la litoranea nord, la cui referente è l’avvocato Simona Maniscalco, che ha conferito mandato ad un importante studio tecnico milanese di studiare il governo del territorio, i documenti programmatici e l’indirizzo per la redazione del Pug. Tale comitato incontrerà inoltre i dirigenti dell’assessorato all’Urbanistica della Regione Puglia per comprendere l’applicazione degli atti di indirizzo regionali e raccoglierà le osservazioni della cittadinanza su un campione di 5.000 intervistati.