Cartellone stagione teatrale: un’offerta per le esigenze di un pubblico moderno che ricerca riflessione, sogno e intrattenimento
BRINDISI – Sono Jean Paul Sartre e il suo concetto di emozione come “magica trasformazione del mondo” a dare il nome alla stagione 2019/2020 del Nuovo Teatro Verdi, quasi a sottolineare la natura metafisica delle suggestioni che il teatro regala.
Un’offerta varia e molteplice, quella presentata stamattina a palazzo Granefei-Nervegna dal sindaco Riccardo Rossi, dal presidente della Fondazione Katiuscia Di Rocco e dal direttore artistico del Teatro Verdi Carmelo Grassi; offerta che passa dal classico, col teatro di Pirandello, alla caustica comicità di Geppi Cucciari, fino a grandi nomi come Argentero, Lo Cascio, Preziosi, passando per il Full Monty di Conticini e Ward.
Si parte il 20 ottobre con un “fuori abbonamento”, lo spettacolo per la regia di Edoardo Leo e con Luca Argentero “È questa la vita che sognavo da bambino?”.
La stagione vera e propria inizia con la trasposizione teatrale del leggendario film “L’attimo fuggente”, con Ettore Bassi e prosegue con altri due grandi nomi dell’attorialità italiana, Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio che propongono la reintrerpretazione di un grande classico della letteratura gotica, il “Dracula” di Bram Stoker.
Arrivano anche Shakespeare raccontato nella sua magia onirica con la danza della coreografa e danzatrice Elisa Barucchieri e l’iconico “Così parlò Bellavista” di Luciano De Crescenzo, con Marisa Laurito e Benedetto Casillo, in un nuovo adattamento scritto tra gli altri da Alessandro Siani. A Gennaio un tuffo nel cinico e paradossale mondo di Pirandello con “Il berretto a sonagli” con Gianfranco Jannuzzo e nella feroce resa dei conti tra due coppie di amici e le loro maschere con la prosa del drammaturgo francese Florian Zeller, con due volti notissimi come Serena Autieri e Paolo Calabresi. A febbraio arriva al Verdi anche il gioco teatrale interattivo e coinvolgente di Stornaiolo e Signorile che affrontano temi come diversità e inclusione seguendo la falsariga della tradizione d’improvvisazione del teatro shakespeariano.
Ancora a febbraio, la corrosiva e intelligente comicità di Geppi Cucciari con uno spettacolo di Mattia Torre, autore di spicco della commedia italiana e della serie cult Boris, e musiche originali di Paolo Fresu. Grande nome quello di Alessandro Preziosi, graditissimo al pubblico brindisino per le passate eccezionali performance, che porta stavolta in scena “Vincent Van Gogh – L’odore assordante del bianco”, un dialogo psicotico con il fratello Theo. A marzo è la volta di tre spettacoli: “La rottamazione di un un uomo perbene” con Carlo Buccirosso e Rosalia Porcaro; “Non è vero ma ci credo”, commedia di Peppino De Filippo rivisitata da Leo Muscato in chiave più contemporanea e con Enzo Decaro; “The Full Monty”, musical con gli acclamatissimi Paolo Conticini e Luca Ward.
Infine, a chiudere la stagione arriva l’ambizioso progetto di “Ghost – Il musical”, trasposizione del celeberrimo e romantico film con Whoopi Goldberg, Patrick Swayze e Demi Moore.
Un’offerta, quindi, estremamente diversificata che mira a soddisfare tutte le esigenze di un pubblico moderno che ricerca riflessione, sogno e intrattenimento.
Francesca Taurisano
|
|