Treni pericolosi in città: dopo 15 anni, la fine dei lavori per il nuovo raccordo si avvicina
BRINDISI – Procede, lentissimamente, l’iter per la realizzazione dell’infrastruttura di collegamento industriale retro-portuale con la rete ferroviaria
nazionale. Il progetto originario, poi modificato, risale addirittura al 2006. L’intervento, diviso in due lotti, dovrebbe servire ad incentivare il traffico merci su ferro integrando il sistema portuale con il sistema ferroviario, riducendo in questo modo le interferenze tra le attività di terminalizzazione ed il traffico urbano. Il collegamento tra l’area portuale, interessata anche da una intensa realtà industriale legata al polo
petrolchimico, e la stazione di Brindisi, ad oggi, è fortemente penalizzato da una moltitudine di intersezioni a raso all’interno di un’area fortemente urbanizzata. Rispetto a tali condizioni territoriali, il nuovo collegamento presenta elevati vantaggi in termini di sicurezza in quanto, oltre ad allontanare il traffico merci dal tessuto urbano, concentra le operazioni di manovra dei treni merci all’interno della nuova stazione elementare. In questo modo sarà possibile allontanare il traffico delle merci dal traffico viaggiatori all’interno dalla stazione centrale. Il tema della sicurezza è particolarmente sentito dopo il grave incidente ferroviario di Viareggio, ma soprattutto dopo che anche a Brindisi, nel luglio dello scorso anno, si dovette provvedere a chiudere urgentemente il cavalcavia De Gasperi e ad evacuare la stazione centrale a causa della perdita di gas (butilene) da parte di un vagone-cisterna di uno dei tanti treni che attraversano il cuore della città trasportando materiale infiammabile diretto al petrolchimico.
Il primo lotto, la cui stazione appaltante è il Comune e il cui progetto prevede il collegamento tra l’area Asi e la nuova stazione elementare, è quasi terminato, dopo un’odissea che ha visto l’aggiudicazione della gara nel 2011 a favore del Consorzio stabile Ecit, salvo poi procedere nel 2019 alla risoluzione del contratto e all’affidamento alla seconda classificata, ovvero la MonSud. Il secondo lotto, invece, vede come stazione appaltante Rfi, rientra tra quelli compresi nel Pnrr e ha come oggetto la realizzazione della nuova tratta ferroviaria di collegamento tra la stazione elementare e la linea ferroviaria nazionale Bari-Lecce. Il progetto definitivo è adesso in fase di Valutazione integrata ambientale (fase aperta il 29 ottobre scorso): la commissione tecnica, il 9 marzo scorso ha richiesto una serie di integrazioni tecniche alle quali Rfi ha risposto il 21 aprile producendo un documento integrativo del progetto definitivo. A seguito dell’attacco hacker subito dal portale del ministero dell’Ambiente, si è reso necessario ripubblicare l’avviso di avvio della consultazione pubblica. Il termine per la presentazione delle osservazioni è fissato al 5 giugno. Quello per la fine dei lavori era invece il 2024, ma più realisticamente ci si dovrà accontentare del rispetto dei termini previsti per le opere inserite nel Pnrr (deadline: 2026).