Antonucci (FI): “Sul servizio di partoanalgesia al Perrino, due anni di promesse mai mantenute”
BRINDISI – Alle donne di Brindisi non è ancora consentito di partorire senza dolore nel proprio ospedale.
Per usufruire della partoanalgesia sono infatti costrette a partorire in ospedali di altre provincie.
Nonostante lo scorso anno l’azienda ospedaliera del capoluogo abbia dichiarato l’avvio dei lavori di predisposizione di una stanza all’interno del reparto ostetricia e l’avvio di un bando per il reperimento di anestesisti, di fatto ad oggi nulla è cambiato ed il servizio assistenziale continua a non essere garantito.
Due anni di promesse mai mantenute. Finanche da chi lo scorso anno, a seguito di una serie di ‘riunioni operative’ e tanto di foto scattate con il Dirigente ASL, ha voluto prendere la paternità di questo successo, tristemente conclusosi con un nulla di fatto.
Forza Italia è intervenuta più volte sulla questione in questi due anni mediante comunicati stampa, interrogazioni regionali e parlamentari per denunciare tale ingiustizia. Si tratta di una esclusione ‘forzata’ dai LEA, ossia quelle prestazioni assistenziali che per Legge devono essere garantite ai cittadini, e dal modello organizzativo della Regione Puglia, gravemente inadempiente nei confronti delle cittadine di Brindisi.
È deludente constatare che la Regione consenta di fornire questo servizio in tutte le città capoluogo della Puglia, tranne che a Brindisi..
I servizi sanitari essenziali devono essere garantiti, prescindendo da qualsiasi motivazione di budget, di organizzazione o di colori politici.
Forza Italia Brindisi continuerà questa battaglia di civiltà ricorrendo ad ogni possibile attività affinché questa discriminazione perpetrata a danno delle donne brindisine abbia fine.
Livia Antonucci Coordinatrice cittadina – FI Brindisi