Nota dei Consiglieri regionali del Gruppo ‘Con Emiliano’ Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Alessandro Delli Noci, Gianfranco Lopane e Alessandro Leoci.
“Sarà da pessimi politici, non abbandonars al ‘politichese’, ma abbiamo un po’ di dimestichezza con i numeri ed è per questo che non possiamo stare in silenzio, leggendo alcune ricostruzioni fantasiose – per non dire altro – sulle iniziative legislative, a proposito del Piano Casa, promosse dal collega Lacatena. Ci riferiamo ad alcune dichiarazioni che tenterebbero di dare un colore politico ad una questione oggettiva, che affonda le radici nei fatti e nella realtà, come il divieto di monetizzazione degli standard”.
“Ebbene, parlare di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente o di efficientamento energetico o di ‘consumo del suolo zero’, è di destra o di sinistra? Sostenere che il verde pubblico, a titolo esemplificativo e non esaustivo, non sia barattabile, è di destra o di sinistra? Avere delle città che non soffocano sotto il cemento, che garantiscono vivibilità alle persone, è di destra o di sinistra? Francamente, non ci troviamo nulla di politico, è solo una questione che attiene alla visione di ognuno della città del domani”.
“Per noi, certi standard non si toccano e vanno assicurati ai cittadini, sebbene non si riesca, nel dibattito, a dar pace a questo criterio. Si tratta di parametri cha variano a seconda dell’intervento: un moltiplicatore che si applica in modo proporzionale (e non discrezionale) all’entità dell’opera, senza alcun criterio che possa anche lontanamente determinare una disuguaglianza di trattamento”.
“Peraltro, dispiace constatare che ci sia qualcosa che non va: coloro che vorrebbero cucire sulla questione un abito ideologico, sono gli stessi che – forse l’hanno dimenticato o, forse, erano distratti in aula – hanno votato l’emendamento di Lacatena, concorrendo alla sua unanime approvazione. Ciononostante, confermiamo da subito la nostra disponibilità a collaborare, perché è da sempre che sosteniamo la necessità di dotare la Puglia di una legge organica per la rigenerazione urbana semplificata e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.
“Nel perimetro della concretezza e dell’analisi tecnica delle questioni, siamo certi che, superando le barriere tra destra e sinistra, potremo aderire al ‘partito del buonsenso’ che ci condurrà a soluzioni condivise”.