Nuova vita per l’ex supermarket del Perrino: sarà un centro di formazione per migranti e disoccupati
BRINDISI – Nel quartiere Perrino, un luogo abbandonato come l’ex supermercato di via Ticino tornerà presto a nuova vita grazie al programma “Riusa Brindisi”. L’iter è partito nel 2018 grazie all’intuizione dell’ex assessore Roberto Covolo. Il Comune predispose un avviso pubblico per il recupero dell’immobile e nel 2020 una commissione comunale valutò come migliore offerta quella della Associazione di promozione sociale Ce.F.A.S. (Centro Formazione Alta Specializzazione). Il Covid, poi, ha rallentato le operazioni ma adesso la giunta ha finalmente approvato – con delibera – l’accordo di collaborazione con l’associazione, che prevede una serie di attività.
L’idea è quella di creare un “Training LAB” aperto a tutta la comunità locale attraverso iniziative di vario genere (corsi, seminari, laboratori amatoriali, gite), che diventi anche un punto di riferimento per i giovani della città – e del quartiere in particolare – che desiderano qualificare le loro competenze per trovare un canale di ingresso nel mondo del lavoro. I laboratori saranno destinati prevalentemente a due target di utenti: i migranti presenti nella provincia di Brindisi ed i giovani disoccupati del territorio e del quartiere in special modo. Tali laboratori saranno legati a mestieri artigianali (calzoleria, sartoria) e alla tradizione agroalimentare (quindi percorsi formativi qualificanti connessi all’agricoltura, agroalimentare, ristorazione e turismo lento). Verranno inoltre realizzati seminari, dibattiti, presentazioni di libri nonché eventi a carattere sociale finalizzati a dare vitalità allo spazio in gestione ed a garantire un certo numero di aperture anche in fasce serali o festive. A regime il centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.
Nell’arco del periodo di gestione verrà aperto anche un segmento di gestione come Università della Terza Età per coinvolgere le fasce di popolazione over 60 in attività formative informali ed in gite ed eventi a carattere socio-inclusivo.
La convenzione tra le parti avrà durata di sei anni e l’associazione – che riceverà l’immobile in comodato d’uso e non pagherà il canone concessorio – dovrà però dimostrare annualmente di aver effettuato servizi ed attività gratuite (o a bassa soglia) corrispondenti ad un valore equivalente a 13.200 euro.