Palazzo Guerrieri continua a germinare. Rossi: “La sfida è generare sempre nuovi progetti. Il Comune non ha speso un euro”
BRINDISI – Nella giornata di venerdì è stato presentato presso Palazzo Guerrieri il progetto “Case di Quartiere”, finanziato dal POR Puglia 2014-2020 con una dote pari a 2,1 milioni di euro. L’idea è quella di creare una rete di spazi sociali collocati nel centro e nelle periferie della città che fungano da luoghi di aggregazione, attivazione e partecipazione della comunità, centri di sperimentazione di imprese sociali ed erogazione di servizi innovativi per i cittadini. Gli undici immobili che verranno valorizzati e rifunzionalizzati sono Palazzo Guerrieri – centro nevralgico della rete e già sede di interventi strategici quali centro nevralgico delle politiche comunali Riusa Brindisi, Parchi Bene Comune, Brindisi Smart Lab-, ex convento Scuole Pie, porta Mesagne, ex supermercato Perrino, ex convento Santa Chiara, ex scuola materna Ferrante Aporti, ex asilo nido comunale, parco Buscicchio, centro dinamicizzazione giovanile di Tuturano ed ex delegazione Commenda. Nei 18 mesi del progetto sono previsti incontri formativi sulla gestione di un’impresa sociale, la gestione degli spazi, il marketing e la comunicazione, l’innovazione sociale, la gestione di servizi di welfare di comunità ed un percorso interamente dedicato alla progettazione sociale.
«È un progetto – dichiara il sindaco Riccardo Rossi – che parte da lontano, da quando decidemmo di aprire lo spazio di Palazzo Guerrieri come hub dell’innovazione sociale: da lì è nato un ulteriore progetto finanziato dalla Regione che ha come obiettivo quello di migliorare o aprire 11 nuovi spazi nei vari quartieri cittadini. Uno dei nostri propositi era quello di favorire la partecipazione dei cittadini: i veri protagonisti saranno loro, che saranno chiamati a presentare progetti. C’è uno staff importante di sette componenti che favorirà la riuscita del progetto. Come già accaduto con Palazzo Guerrieri che ha prodotto in maniera generativa ulteriori progetti, ci aspettiamo che avverrà lo stesso con questi nuovi spazi. Palazzo Guerrieri ha aperto nel 2019 e il Comune di Brindisi non ha affrontato un solo euro di costi; è tutto generativo. Abbiamo anche ospitato Invitalia che ha tenuto qui altre iniziative. Con queste progettualità delle Case di Quartiere credo che potranno arrivare in seguito ulteriori fondi. È una sfida che riguarda tutta la città».
«Tra i capoluoghi pugliesi – spiega la dirigente Gelsomina Macchitella – siamo il primo a partire con questo nuovo progetto, e questo è motivo di orgoglio. Replicheremo il modello di Palazzo Guerrieri in altri dieci luoghi della città: la dinamica si è rivelata virtuosa nonostante la pandemia, visto che ci ha consentito di mettere in rete idee per far emergere nuovi protagonisti della scena Brindisi».
«La città ha risposto – afferma il consigliere comunale Giulio Gzzaneo, con delega a Palazzo Guerrieri – a questa sollecitazione tesa a ricostruire un senso di comunità ed a rinvigorire un modello di collaborazione tra amministrazione e cittadini per rispondere ai vari bisogni. Con Case di Quartiere riusciremo a rafforzare la rete di realtà esistenti ed a recuperare nuovi immobili per coprire tutto il territorio».
Tra i soggetti beneficiari più attivi c’è l’associazione Brindisi e Le Antiche Strade che gestisce uno spazio all’interno delle ex Scuole Pie: «All’interno di questo importante bene monumentale – racconta il referente Antonio Melcore – noi proponiamo già da tempo numerose attività, predisponendo spazi studio ed espositivi che grazie a questa nuova misura miglioreremo ed accogliendo i pellegrini della Via Appia, della Via Francigena e del Cammino Materano. A tal proposito, lo scorso anno abbiamo accolto 118 pellegrini: la città piace molto ma si lamentano della sporcizia lungo la litoranea e della scarsa sicurezza; addirittura ci forniscono report fotografici».