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“La sfida di Simone Salvemini”
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“La sfida di Simone Salvemini”

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BRINDISI – Dicembre 2021, ci apprestiamo a vivere il secondo Natale pandemico dell’ “Epoca Covid 19”: un periodo pieno di forti contrasti. La speranza, i buoni propositi, i sogni, i desideri, tipici della Festa saranno di nuovo soffocati dietro una mascherina chirurgica, simbolo della lotta per la sopravvivenza dell’umanità…

Ma non tutto è perduto.

E capita di ritrovarsi in situazioni che, nonostante la difficoltà del momento, ti spingano all’ottimismo…

Questo il mio racconto per l’occasione.

Svolgo da qualche anno la professione di docente, precario, presso il “Polo Messapia”, l’Istituto Tecnico Professionale “Ferraris De Marco Valzani” di Brindisi e San Pietro Vernotico. Nello specifico, insegno materie cinematografiche ed audiovisive nell’indirizzo “Servizi Culturali e dello Spettacolo”: un bel lavoro, pieno di soddisfazioni, grazie soprattutto al continuo contatto con un gruppo di studenti arrembanti. Adolescenti inquieti, impauriti, provenienti da contesti spesso disagiati, a volte con famiglie non proprio perfette… Giovani mai domi, vivaci e per niente rassegnati ai continui colpi subiti dalla vita finora vissuta.

Alcuni di loro, guidati da un team affiatato di docenti volenterosi, durante la prima pandemia (marzo/maggio 2020), pensano e realizzano due cortometraggi selezionati poi nell’ottobre scorso per il XXII Concorso “Sottodiciotto Film Festival” di Torino: la manifestazione cinematografica nazionale ed internazionale più importante per chi opera nel mondo della Scuola.

Data di proiezione nel capoluogo sabaudo, prima decade di dicembre 2021.

Sfruttando l’occasione propizia, ottengo la delega dalla vulcanica prof.ssa Rita Ortenzia De Vito, Dirigente del Polo Messapia, per poter organizzare un viaggio d’istruzione a Torino, città che ho vissuto da universitario e che vorrei mostrare in tutto il suo splendore e fermento culturale a questi fantastici ragazzi.

La faccenda non è semplice. “C’è poco tempo!” alcuni dicono. “Non è un buon periodo!” altri consigliano. “Nooo, è la Pandemia?! Non credo sarà possibile: le famiglie, queste famiglie non accetteranno…”.

In effetti, tutto sembra remare contro.

In novembre i dati sul Covid tornano a salire in modo preoccupante. A completare il quadro, arriva financo la simpaticissima “variante Omicron”, pronta a fomentare tutte le paure di questo mondo.

“Ci si prepara ad un altro Natale a distanza…”, “Si torna a parlare di zone gialle…”, “Prepariamoci ad altri lockdown…” tuonano i tg.

Sostenuto da alcuni coraggiosi colleghi, non demordo e metto insieme 21 eroici studenti pronti ad accettare la sfida del viaggio.

“Se lo meritano” penso. “Stanno vivendo la peggiore adolescenza dal tempo del Secondo Conflitto Mondiale. Non so come avrei reagito se fosse successo a me…”

La sera dell’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, partiamo in treno da Brindisi mentre Torino si imbianca di neve. Con Debora, Anna Paola e Fabrizio, colleghi con cui condividerò la straordinaria ventura che ci aspetta, guardo negli occhi tutti i genitori che ci affidano i loro figli. Sono in apprensione, ma sereni. I loro ragazzi si meritano questa opportunità.

I tre giorni vissuti a Torino sono stati favolosi.

Il sole ha sciolto il sottile manto bianco, regalandoci giornate bellissime.

Abbiamo avuto l’onore di poter visionare parte del programma cinematografico per le scuole all’interno del “Cinema Centrale”: storico riferimento per la visione dei film d’essai, aperto per l’occasione solo per noi dalla Presidente dell’AIACE Nazionale, Lia Furxhi.

La Mole Antonelliana, simbolo della città e sede del Museo Nazionale del Cinema, ci ha regalato un intero pomeriggio di attività coinvolgenti. Alle 19:00, ora di chiusura, a bordo del vertiginoso ascensore panoramico, eravamo ancora lì, a guardare le luci della città dall’alto, e nessuno volevamo andar via…

Il convegno nazionale su “L’Intelligenza Artificiale nella Didattica Scolastica” organizzato dal Festival e moderato dalla Prorettrice dell’Università di Torino, prof.ssa Giulia Carluccio, ci ha fornito una serie di spunti sul futuro che ci aspetta.

Indossare gli Oculus e vivere alcune esperienze sensoriali di Virtual Reality, sempre grazie ad un progetto sperimentale dell’Università, è stato un ulteriore passo in avanti verso il mondo delle tecnologie che abiteranno il nostro domani.

Altro momento davvero emozionante è stato l’apertura straordinaria del Museo della Radio e della Televisione Italiana presso il Centro di Produzione RAI. La signora Anna ci ha guidato nei luoghi che hanno ospitato la storia del nostro Spettacolo, generando icone come Raffaella Carrà o Mike Buongiorno.

Il Direttore del Museo, Alberto Allegranza, ci ha fatto riservare un’accoglienza unica concludendo la nostra visita con un momento musicale a cura di un trio d’archi dell’Orchestra Sinfonica della RAI.

E’ stato un viaggio da sogno. Pieno di risate e voglia di vivere.

Tutto è andato bene.

Non abbiamo vinto alcun premio, ma non era per niente importante.

Negli occhi di Carolina, Yuri, Giovanni, Angelo, Giorgia, Alessandro, Sara, Alessia… ho intravisto momenti di pura gioia.

E’ questa la più grande vittoria.

Grazie ai ragazzi, alle famiglie, al personale scolastico, ai docenti, agli amici che ci hanno consigliato ed accolto, e a coloro che ci hanno creduto fino in fondo.

Ne abbiamo bisogno:

Buon Natale di speranza a tutti!

Simone SALVEMINI