BRINDISI – Dalle dichiarazioni comparse su alcuni Organi di stampa sembrerebbe che il Sindaco Rossi e la sua Giunta abbiano deciso di desistere dal tentativo di porre in vendita l’ex Palazzo delle Finanze.
Del resto le aste sino a questo momento bandite sono andate desolatamente deserte.
Un epilogo facilmente prevedibile come più volte avevamo sottolineato.
La vendita sic et simpliciter di beni confluiti nel patrimonio comunale a seguito del cosiddetto federalismo demaniale, del resto, è in aperta contraddizione con quanto previsto dalla specifica normativa che ha il fine di favorire il recupero e la valorizzazione dei beni pubblici abbandonati e di restituirli alla collettività con nuove finalità economiche e sociali anche favorendo la nascita di start – up e nuove iniziative a sostegno del mercato del lavoro per le nuove generazioni.
E’ quanto è avvenuto in altre parti d’Italia laddove tantissimi edifici pubblici abbandonati sono poi divenuti scuole, centri ricreativi e culturali, residenze sanitarie per anziani, poli museali, attività commerciali.
Ciò non esclude che l’area su cui insistono gli immobili, una volta variata la destinazione d’uso, possa anche essere ceduta in tutto d in parte ai privati previa l’indizione di una apposita conferenza dei servizi volta ad acquisire le autorizzazioni, gli assensi e le approvazioni necessarie a variare la destinazione urbanistica dei beni.
E’ questo il miglior modo di valorizzare i “beni comuni” che il Sindaco dovrebbe conoscere più di altri attesa anche la denominazione del movimento politico di cui fa parte.
Dire che in quell’area possa nascere un parcheggio multipiano previo ampliamento del Parco della Rimembranza, come ci è parso di aver letto, è però ancora insufficiente.
In realtà vi è un intero compendio da “rigenerare” ove si consideri che nella zona insistono anche un edificio di proprietà della ASL abbandonato da tempo, una palazzina privata a suo tempo fatta oggetto di un’ordinanza di demolizione ed una scuola elementare oramai in disuso.
E’ questa la vera sfida da saper cogliere.
La rigenerazione urbana, verso cui pure la Giunta Rossi sembra volersi orientare, non può riguardare solo le periferie degradate.
Favorire, attraverso un adeguato programma di rigenerazione urbana, l’avvio negli immobili localizzati nella porzione della città entro le mura di nuove attività di carattere sociale, economico e culturale favorirebbe il rilancio del centro storico da più parti reclamato.
Ci auguriamo che almeno per una volta l’Amministrazione sappia cogliere i suggerimenti che vengono non solo dalle forze politiche di opposizione e si orienti di conseguenza.
Il Segretario Cittadino
(Vito BIRGITTA)
Il Capogruppo Consiliare
(Gabriele ANTONINO)