Mega eolico offshore, ma quanti posti di lavoro saranno realmente?
BRINDISI – “Migliaia di posti di lavoro stabili creati nel medio-lungo termine (stimati, nei periodi di punta, fino a 4.000 posti di lavoro diretti durante la fase di fabbricazione, assemblaggio e costruzione del parco eolico marino Kailia Energia)”.
Questo diceva la nota ufficiale che presentava l’investimento su Brindisi. Nella presentazione del progetto gemello di quello di Brindisi, che Falck vorrebbe realizzare nel sud Salento, però, si introduce quella che potrebbe essere la verità: “Dopo l’entrata in esercizio, 150 posti stabili per attività di manutenzione, circa l’80% da risorse locali”.
Non i 1.500 posti veicolati con un pizzico di propaganda furbetta in un primo momento, dunque, a quanto pare. E cambia completamente la storia, perché sicuramente sono meglio che zero e sicuramente nella fase di costruzione lavoreranno in migliaia (quanti autoctoni?), ma davanti a un centinaio di occupati locali in pianta stabile, l’investimento (che resta comunque utile per la transizione ecologica) appare molto meno invitante e risolutivo, soprattutto considerando che le officine dovrebbero sorgere nella zona franca doganale di Capobianco, che magari potrebbe ospitare di meglio o magari no. Insomma, non si parlerebbe più di un’offerta irrifiutabile…