Turismo, a Brindisi numeri ancora inferiori al 2020, si conferma meta del business. Altrove già superate le presenze del 2020

BRINDISI – Come riportato nelle varie edizioni provinciali del Quotidiano di Puglia, Pugliapromozione ha reso noti i numeri di arrivi e presenze per singoli Comuni relativi ai primi 8 mesi del 2021. E forniscono delle conferme sulla natura del turismo nel capoluogo brindisino. Vediamo perché.

Nel brindisino, in testa si conferma Fasano con 91.000 arrivi e 368.000 presenze (superando già il dato di tutto il 2020, ovvero 85.000 e 352.000). Stesso discorso per Ostuni con 71.000 arrivi e 318.000 presenze (superati i 60.000 e 265.000 del 2020) e per Carovigno che ha meno arrivi di Ostuni (55.000) ma più presenze (385.000) e che ha già superato i dati del 2020 (52.000 e 333.000).

E veniamo a Brindisi, che si piazza al quarto posto. Il capoluogo, nei primi 8 mesi del 2021, ha fatto registrare 38.000 arrivi e 104.000 presenze. C’è un però: Brindisi al momento è l’unico Comune che non ha incrementato i numeri del 2020, che hanno visto 39.000 arrivi e 117.000 presenze. A seguire ci sono Cisternino, Mesagne, Ceglie e San Vito.

Cosa ci dicono questi dati, dunque? Beh, ci suggeriscono che Brindisi, non avendo fatto registrare marcate variazioni tra il 2020 e il 2021 come accaduto nelle altre località turistiche, vive – come ha sottolineato più volte il presidente di Federalberghi Pierangelo Argentieri – per la larga parte (è stato stimato per circa l’80%) di un turismo business e di passaggio, meno legato a logiche strettamente riconducibili al turismo balneare o culturale.

Per quanto concerne gli altri capoluoghi di provincia, molto bene Bari con 191.000 arrivi e 415.000 presenze e Lecce (129.000 e 462.000),  bene Taranto con 51.000 arrivi e 282.000 presenze (l’anno scorso erano 174.000 le presenze totali).