Home Politica Capannone Montecatini, D’Attis: “Intuimmo che poteva ospitare congressi, arrivarono 5.000 amministratori locali. L’Autorità portuale lo infrastrutturi”
Capannone Montecatini, D’Attis: “Intuimmo che poteva ospitare congressi, arrivarono 5.000 amministratori locali. L’Autorità portuale lo infrastrutturi”
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Capannone Montecatini, D’Attis: “Intuimmo che poteva ospitare congressi, arrivarono 5.000 amministratori locali. L’Autorità portuale lo infrastrutturi”

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BRINDISI – La città ha riscoperto un contenitore con pochi eguali per posizione, conformazione e bellezza, incastonato però in un’area inaccessibile. Uno spreco di potenziale che non è più ammissibile, perché quel bene di archeologia industriale, se utilizzato sapientemente, può rappresentare un generatore di economia.

L’intuizione di trasformarlo in area congressuale la ebbe Mauro D’Attis, quando nel 2011, come membro dell’ufficio di presidenza nazionale dell’Anci, riuscì ad ottenere che si celebrasse il congresso nazionale dell’Anci, dal quale uscì vincitore Graziano Delrio che battè Michele Emiliano.

“Con Mimmo Mennitti – ricorda D’Attis – scegliemmo il capannone ex Montecatini dove si celebrò una delle assemblee-congresso più riuscite della storia dell’Anci. Circa 5.000 amministratori locali parteciparono in maniera entusiastica a quell’evento e la città fu invasa in quei giorni in cui furono riempiti ristoranti e alberghi, anche in provincia. Scoprimmo noi che il capannone ex Montecatini poteva essere destinato ad eventi e che andava infrastrutturato. Riuscii persino a reperire un milione e mezzo di euro per infrastrutturarlo: erano fondi europei che avevo trovato con la Regione ma purtroppo le amministrazioni successive alla nostra si fecero scappare l’occasione perché non presentarono mai all’Autorità portuale alcun progetto esecutivo”.

Per sfruttare appieno quel contenitore, pertanto, secondo D’Attis va effettuato qualche ulteriore adeguamento infrastrutturale: “Credo che l’Autorità di sistema portuale possa tranquillamente ottenere i fondi per infrastrutturalo in maniera tale che possa essere utilizzato continuativamente. Penso ad esempio alla fornitura di energia, al cablaggio della rete Internet, alla protezione dagli agenti atmosferici. Occorre inoltre considerare che quel capannone è un bene storico di archeologia industriale e che pertanto va tutelato, ma non per questo non può essere utilizzato”.