BRINDISI – Siamo entrati nella fase procedurale per gli espropri ai fini della costruzione del collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Brindisi dal costo complessivo di 80 milioni di euro.
Un progetto di RFI che comporta la costruzione di km 6,3 di linea ferrata la quale, partendo dalla linea Adriatica con un primo tratto a binario singolo , porterà ad una stazione presso l’aeroporto.
La prima fase del progetto comporterà la costruzione di km 3,79 ivi compreso un viadotto a scavalco della SS 379 ed un cavalcaferrovia della SS16.
La seconda parte del progetto prevederà due bretelle per i rimanenti kilometri.
Un’opera finalizzata a permettere ai viaggiatori provenienti da Lecce di arrivare in 25/30 minuti direttamente all’aeroporto e successivamente permetterà ai viaggiatori provenienti da Taranto di arrivare in 45’.
Lasciamo ai lettori la valutazione della credibilità di questi obiettivi nel contesto dei collegamenti e dei tempi ferroviari esistenti (vedasi lo stato dell’intera tratta Taranto-Brindisi) e di quelli previsti per il prossimo futuro.
Assieme a ciò ci permettiamo di osservare il rapporto sproporzionato della consistenza di queste opere sul territorio rispetto all’entità del traffico passeggeri che si potrà avere, tenendo conto degli attuali collegamenti con bus (10/15’) direttamente dalla stazione FS di Brindisi all’Aeroporto, che potrebbero essere ulteriormente qualificati e finalizzati del sistema di bus e taxi con servizio anche domiciliare che opera da Lecce e dal leccese, del traffico reale sulla tratta Taranto-Brindisi ma soprattutto tenendo conto che è stato deliberato e finanziato un altro intervento, per la spesa di €40 milioni: il cosiddetto “Shuttle” di collegamento con l’Aeroporto del Salento in via di esecuzione.
Sorge il legittimo sospetto che si tratti di opere più finalizzate a muovere l’economia nell’immediato che dare prospettive credibili di maggiore efficienza e minore percorrenza.
È sufficiente vedere il tracciato dell’opera.
Come Circolo cittadino di Sinistra Italiana “L’Agorà della Sinistra” invitiamo a valutare una sospensione dell’iter di questa opera che presenta diversi dubbi ambientali e di utilità, ricordando che tali dubbi furono già espressi da diverse parti alla prima presentazione del progetto, rimesso in campo nella fase di iperdinamismo della Ministra Lezzi.
Sarebbe drammatico trovarci un domani con l’ennesima opera viaria inutile che sarà quasi certamente abbandonata a sè stessa.
Il Coordinamento del Circolo Cittadino di Sinistra Italiana